domenica 21 aprile 2013

Una moneta.

Vorrei scrivere del sogno, di una parte del sogno, quella che ricordo, che ho fatto stanotte. Ho sognato molto e, di questo sono sicuro, ho viaggato e vagato per strani luoghi, tant'è che stamattina sono fresco e riposato. Forse anche perchè mi son svegliato tardissimo. Ma veniamo al dunque. Dopo molto girovagare mi trovo ad affrontare all'arma bianca (un fioretto) un fellone che attentava alla mia vita. Mi aveva minacciato per impossessarsi, credo, di un mucchietto di fotografie che si trovavano su un tavolino poco distante. Sullo stesso tavolino era posto un bicchiere con una moneta dentro. Il duello va avanti per un pò senza un vincitore quando mio padre tira al tipo un paio di monete e poi prende il bicchiere e gli lancia addosso anche la moneta all'interno dicendogli qualcosa di sprezzante. In soldoni che si può tenere i soldi e il duello è finito. Nel sogno questo accadimento viene fatto per umiliare il mio oppositore. Dopo prendiamo le fotografie e ce ne andiamo pronunciando la frase (più o meno questa):"...sono oggetti che ci hanno dato alcune persone dell'est...". poi mi sono svegliato... Roba forte. ...e ora un paterno consiglio... Tutti, ma proprio tutti, dovreste leggere questo libro.

sabato 13 aprile 2013

Godzilla ha sempre ragione!

Si comincia con le rievocazioni del mitico scudetto del Cagliari del 1970 e si prosegue con Freddy Mercury che gorgheggia in qualche stadio. Fuori il cielo è mediamente sereno e nonostante tutto, oggi, anche la decrepita capitale pare quasi accettabile. La metro B ha sferragliato tranquilla e veloce, il cammino è stato accompagnato dai simpatici deliri di uno scoppiato vero che straparlava da solo e ad una fermata si è sporto per dire al conducente: "c'è bisogno di caf, come nella metro A e la carne marcia puzza"?! Riuscirò un giorno a decifrare il significato complessivo della frase. Volendo, sempre e solo per oggi, si potrebbe tirare un sospiro. L'idea sarebbe di ascoltare "a nastro" "Fat bottomed girls" e "Bicycle race" che resteranno per sempre i miei due brani preferiti dei Queen. Ricordate la scena delle contadine che salgono in bicicletta in "Amarcord" di F. Fellini? Mi vien da ridere. Eppure penso, in giornate come questa, che l'obsolescenza ormai sia divenuta un valore... Vabbè mi arrischio a sorridere...