martedì 31 dicembre 2013

...sta per arrivare...

Dunque... il 2013 è ormai andato ed è stato un anno oserei dire, con un pizzico di ironia e una buona dose di sicurezza, ricco di avvenimenti.
Da tempo ho smesso di credere nella "buona fine" e nel "buon principio" eppure, che io lo voglia o no, pare che stavolta parecchie cose resteranno indietro.

Persone e padelle mi verrebbe da dire, né le une né le altre vorrei abbandonare ma la vita "accade" e chi "ben comincia è a metà dell'opera"!

Pure come nella moda mi è capitato, l'ho fatto capitare, di assistere ad un grande ritorno fatto di fogli e di dadi, quantomeno un tentativo di guadagnarsi uno spazio di spensieratezza. Ce n'è bisogno.

Allora... bisogna decidere di essere felici e poi perseguire quella meta con determinazione.

Avrò necessità di molto entusiasmo poichè dovrò rifare porte e finestre. Letteralmente.

Nel mentre Buon 2014 a tutti!

sabato 7 dicembre 2013

Uno strano sogno...


 Dunque stanotte ho molto sognato. Sogni strani e violenti in alcuni casi che mi hanno lasciato col batticuore e con finali aperti.
Pure uno è terminato! Non succede quasi mai...

Mi trovavo a Pienza e vagavo per le strade in direzione di casa, senza ovviamente orientarmi per bene visto che non era assolutamente la Pienza che ricordavo.
Da dentro una bottega sento chiamare il mio nome ed esce una coppia vestita con pellicce che mi chiama. Hanno i modi affettati e la donna mi saluta con una vaga erre moscia mentre lui è in silenzio. Sono un poco in imbarazzo perchè non li ricordo bene ma li saluto educatamente. Non sembrano interessati a far conversazione e se ne vanno appena dopo i saluti, chi saranno stati mai?
Continuo a girovagare e mi imbatto in una specie di grande vasca, una grossa gabbia per animali in mezzo ad una piazza, ripiena di tartarughine acquatiche, piccole e grandi. Come se ne vedono tante nei laghetti delle ville romane.
Mentre medito su questa stranezza mi accorgo che non ho le chiavi di casa, ne ho solo una e non mi sembra quella giusta.
Incontro però mio fratello, così sono sicuro che potrò entrare e inoltre l'unica chiave che possiedo si rivela adeguata per aprire la porta d'ingresso.
Ma tutto l'ambiente non mi è ovviamente familiare e mi domando perchè. Perchè mi sento fuori posto? Perchè nulla mi convince?
Pure c'è una spiegazione...
E' tutto finto, la città è finta, le persone sono finte, ogni cosa è stata ricostruita.
Me lo racconta un bambino (mi pare fosse bambino) che ho incontrato su una stretta passerella sospesa in alto non so bene dove.
Dietro di me si affollano delle persone che ad un certo punto cascano e sopra di me c'è una cupola trasparente.
La posso toccare se allungo la mano e decido di romperla.
E' la fine, lo so.

...ed ecco che mi sveglio...

Ora sono sveglio ed intento ad una lunga colazione. Lentamente scompaiono dalla mia testa i resti di questa visione bizzarra, scompaiono le strane architetture, le strade e le persone.
Resta il desiderio di viaggiare...