lunedì 21 gennaio 2013

Servirebbe dello spazio.

E' lunedì mattina e sono a casa, non sto male, mi sono concesso una mattinata libera visto che pure ieri ho lavorato tutto il giorno. Guardo intorno e vedo lo stato di delirio in cui versa casa, dovrei intervenire ma mi servirebbe una settimana per porre rimedio anche solo alle carabattole accatastate un pò ovunque, non dico poi il pulire e sistemare tutto più a fondo. Sul tavolo allignano due libri di foto che dovrei (vorrei) sfogliare attentamente ma lì vicino a pochi centimetri ci sono due conti correnti da pagare, fondamentalmente di loro mi occuperò oggi. E' già tardi, è sempre troppo tardi. Forse però riesco a passare dal fotografo per farmi stampare degli ingrandimenti, magari posso fare un salto al mercatino di San Giovanni che è sempre aperto...forse riesco a resistere un'altra settimana...

domenica 13 gennaio 2013

..."ho sette anni, sono il capitano Nemo"

Pare che io stia meglio. Non è una gran notizia ma nonostante tutto sono riuscito ancora una volta a sconfiggere la "febbre" grazie al solo aiuto dell'aspirina. Per la prossima volta invece mi sono dotato della "chimica" potente: le pastiglie effervescenti di Tachipirina1000...roba forte! La vera notizia, che credo sia sfuggita a molti, è che un gruppo di ricercatori nipponici a bordo di un piccolo sottomarino si è imbattuta in un calamaro gigante e lo ha filmato. Una delle creature più antiche ed elusive che abitano questo pianeta, lo hanno seguito fino a 900 metri di profondità e poi...addio. Lui ha continuato con eleganza ad andare in basso, a cercare chissà quali segreti a noi ignoti. Mi sono emozionato quando ho letto dell'accaduto, il calamaro gigante è stato per me bambino un animale mitologico, simbolo di potenza e mistero, fiero avversario del capodoglio (Moby Dick) nelle oscure profondità degli oceani ed è stato bello vederlo muoversi con lenta sicurezza verso uno degli ultimi luoghi forse al riparo dagli uomini. Pure mi sono un pò rattristato perchè in questa moderna epoca delle meraviglie mi rimane sempre meno per sognare come un tempo e lo svelarsi dell'ignoto non sempre mi pare una buona cosa... Nel mentre anche io come i veri fotografi professionisti del'900 controllo con attenzione i miei provini a contatto.

mercoledì 9 gennaio 2013

...febbre...

Dunque domenica mi viene la febbre, immagino che si sia abbassata la temperatura molto in fretta e mi sono raffreddato nel sonno, difatti mi sveglio e mi sento strano. Il malessere prosegue e così mi devo arrendere all'evidenza, addio al pranzo della Befana e via sotto le pezze con una certa dose di aspirina. Lunedì mattina mi muovo per imprescindibili questioni lavorative ma cedo nel finale e me ne torno di nuovo a casa, sempre ninna e aspirina. Martedì tronfio e riposato me ne vado a negozio per scoprire che il condizionatore si è rotto e dentro sembra una cella frigorifera. Ora il negozio è ampio e molto esposto e il marchingegno serve solo a tenere un minimo di calore umano, nulla di che, però utile a sopravvivere. Oggi mi sveglio con 37.9 e proseguo indisturbato fino a 38.7 quando decido che è venuto il momento di mangiare un pò di frutta e spararmi due ricche aspirine. Adesso mi sento bene e mi pare bche tutto sia passato. La cosa che più mi indispone è la perdita di tempo a ciondolare a casa, senza poter far nulla e senza nemmeno, che poi mi fa reazione, un cicchetto. Vabbè andiamo avanti...

martedì 1 gennaio 2013

Si comincia!

Ohibò è andata! bla bla bla il capodanno, una noia per alcuni una festa per altri. Ma veniamo al dunque, ovvero il gusto che provo a passeggiare per la disastrata capitale il 1° dell'anno. Si respira quella meravigliosa aria da fine dell'impero che presto respireremo ogni giorno a pieni polmoni. Strade vuote e gente svogliata che si trascina chissà dove e nel mezzo io con il mio ridicolo cappellino a scattare foto. Poi l'allegro ritorno a casa dove mi aspettano i ricchi avanzi del meraviglioso e solitario ultimo dell'anno e... l'8°stagione del Dr.House. Invito tutti a rivedere i primi quattro episodi e a trarne le ovvie conclusioni. Ah! Se la vita fosse sempre così. Ma può esserlo?