venerdì 25 ottobre 2013

...qualcuno un giorno mi spiegherà...

La mia prolungata assenza dalla rete e da questo blog in particolare non è dovuta, sappiatelo, a mancanza di voglia. O forse si.
Tornato dalle vacanze, dalle ferie, insomma da un meritato periodo di riposo sono stato prontamente investito dal lavoro e dal resto. La prima settimana pensavo fosse un semplice problema di acclimatamento da rientro, la seconda accettavo stoicamente lo stress pensando a risolvere i problemi. La terza per uno che ne risolvevo (in parte) ne spuntavano due ho iniziato a subodorare la fregatura. Lavoro in condizioni di stress costante, allora devo mettere in atto tutte le pratiche di controllo della respirazione, che non conosco, e ripetere "Ommmm" in continuazione. Però occhio ad aprire la mail che le comunicazioni condominiali sono in agguato, soldi da spendere, ineludibili e improcrstinabili, quando poi non si palesa un'allgra riunione, sempre condominiale ovviamente e via altri soldi! la quarta settimana mi sono ingrigito.

Alè!

Solo per portare  sviluppare le foto del viaggio ci ho messo più di un mese. 'Orko mondo. Allora che si fa?

1)Shopping! Compro uno scanner digitale per pellicole 35mm, uno da poveracci ma utile alla bisogna e così spero di aggiornare più rapidamente il mio account su FLICKR. Per gongolare guardando aumentare il parco foto e le persone che lo visionano. Mi consolo con poco direi, in attesa della fama mondiale.

2)Cibo! Malsano, calorico, junk. La trimurti della bontà. Però non dimentico anche qualche puntatina in ristoranti cheap ma di classe e per giunta mi capita anch qualche bella sorpresa: ad esempio il buffet del MACRO. Abboffarsi per 20€ circondati dall'intellighenzia romana e da assurde opere di arte contemporanea mi ha veramente tirato su di morale.

Se qualcuno dovesse dubitare della bontà dei miei metodi sappiate che ha ragione. Il portafogli ed il corpo si ribellano e mandano segnali netti e precisi.

3)Mostre di fotografia/ingombranti riviste di architettura. Lo confesso, sono un "addicted" della fotografia, ne guarderei per tutta una giornata e poi ancora e ancora. Dunque entrare in una sala piena di stampe, meglio ancora se tristi ed in bianco e nero, mi rigenra istantaneamente. Poi compro il catalogo (vedi il punto 1) e lo accumulo sopra gli altri che ho acquisito negli ultimi mesi e che un giorno leggerò, come le riviste di cui sopra. Però le sfoglio! Così mi beo delle foto di palazzi e strutture varie.

Last but not list la mia dolce metà, su cui riverso incautamente problemi e parole.

Insomma lo sbarazzino alternarsi di stress micidiali e gioie improvvise, ovvero picchi in alto e vertiginose cadute, rispetto alla felicità media e mediocre a cui tanto aspirerei costituiscono da più di un mese lo svolgersi delle mie giornate.
A breve vorrei scrivere dei post sul perchè faccio fotografie. Ci riuscirò??