giovedì 11 gennaio 2018

natura morta con rifiuti

Cardo Diario,

tra le mille cose di cui vorrei parlare, privatamente, a me stesso fondamentalmente, scelgo i rifiuti.
I rifiuti di cui è ormai felicemente ricolma la capitale e che mi diverto a immortalare e a condividere.

Dunque oltre all'ovvia infinita produzione di gadgets che spesso sprechiamo e buttiamo per il solo fatto che possiamo acquistarli, e questo già dice molto rispetto al paradosso di una crisi economica potente che però non riesce ad intaccare la fonte del desiderio, mi interessa documentare un apparato produttivo ormai malato e malsano.

Malato perchè guidato da una bulimia assoluta che deve riempire ogni spazio, anche il più piccolo, di mercanzie che non saranno mai acquistate da nessuno, pure il solo fatto di essere e poter essere viste le qualifica come indispensabili.

Malsano perchè disturbante, fuori luogo. Ricordo cosa leggeva il capitano Willard a proposito delle azioni del colonnello Kurtz in Apocalipse Now, erano definite " malsane". Ecco, un mobile intonso accanto a un cassonetto è "malsano".

Ma c'è di più; spesso i rifiuti non sono tali, sono ancora integri e perfetti e sembrano rifiuti solo perchè si trovano in un cassonetto. C'è del valore, c'è un economia. Insomma i cassonetti, e questo mi provoca gioia ed entusiasmo, sono realmente l'equivalente di un negozio. Bisogna cambiare paradigma, perchè spendere se è già tutto a nostra disposizione gratuitamente?

Smetto con gli sproloqui, vado a fare un giro...