domenica 22 gennaio 2012

un pezzo alla volta



La casa è un delirio. Sul pavimento vagano bioccoli informi di polvere, la cucina è un lago di monnezza che nemmeno le formiche ci si avventurano, il microonde ronza garrulo e inconsapevole riscaldando la sbobba di ieri sera e tra breve mi accascierò sul divano con birra e pipa.
Come mai? Cosa sarà mai successo?
Beh un pò depresso oggi lo sono.
Perchè è iniziato il conto alla rovescia e siamo a -7...o -6 non sono bravo in queste cose. meno sei (diciamo) giorni all'abbandono del mio lavoro e del mio negozio, che poi non era mica tutto mio.
Non è che vado per stracci, semplicemente mi DEVO spostare in un altro negozio della mia società (dei magnaccioni) della quale detengo un pacchetto di quote che oramai valgono tanto quanto la carta igienica che avete usato stamane. Ma tant'è!
Il tutto avviene per cause e colpe ben precise. Non pensiate che le situazioni che la vita ci propone siano liquide e incmprensibili; nomi, cognomi e indirizzi sono li sempre a disposizione.
Persone, rapporti ed emozioni che se ne vanno a ramengo senza poter farci nulla, non è una bella cosa.
Perchè alla fine il fumettaro è come un barman dei sobborghi di New Orleans; se ne sta li ad ascoltare le confidenze di tutti poi ti da un bell'albo nuovo (al posto di un whiskey), una pacca sulle spalle e ti manda a casa.
Un negozio di fumetti è fatto di persone, non di clienti.
Qualcuno la pensa diversamente e questa è la condanna dei nostri tempi.

Comunque tranquilli, tra breve avrò delle vere mezze giornate libere che dedicherò alle lordure della maison e vedrete che tornerà a splendere come il culetto di un neonato!

Promesso...

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