sabato 1 giugno 2013

All'inizio del '900 nel mondo albergavano circa un miliardo e settecento milioni di persone, quando sono nato io nel 1969 tre miliardi e seicento milioni e oggi, quando è passato poco più di un decennio di questo nuovo e fiammante secolo, sette miliardi. 7.000.000.000 Uomini e donne che vivono e consumano, abitano in città sempre più grandi ed estese che ormai inglobano più di metà della popolazione mondiale. Città tentacolari ed estranianti che con una mano offrono condizioni di vita in apparenza migliori, una casa, l'elettricità e l'acqua corrente, riparo e sicurezza ed a volte lavoro e con l'altra caricano i loro abitanti di stress potentissimi e costanti. Donne e uomini che si spostano: per lavoro, pochi, per turismo, parecchi, e per fame tutto il resto. Questo secolo appena iniziato sarà, tutti dovrebbero già saperlo, caratterizzato da enormi spostamenti di intere popolazioni. Persone che si metteranno in viaggio per cercare semplicemente di vivere meglio, attirate forse dal benessere degli stati vicini o spinte lontano da guerre fratricide. Questo è un fatto. Accadrà. Sta già accadendo. Noi siamo al centro del mediterraneo e faremmo bene a prepararci. Volete prendere il fucile per difendere vecchi e antiquati privilegi? E' una possibilità. Vogliamo provare invece a conviverci? Un'altra possibilità.

7 commenti:

Silvia Pareschi ha detto...

Preferisco la seconda, coetaneo!

Anna ha detto...

Sul tema delle migrazioni contemporanee, ha fatto un lavoro molto interessante il fotografo Alessandro Grassani. Grazie a lui ho scoperto, per esempio, che per la prima volta nella storia le città sono più abitate delle campagne.

Anna

NonnoRibelle ha detto...

@Silvia: Pure io! Ma sarà difficile...

@Anna: Grazie della dritta, vado a cercarlo!

Ghibanizza ha detto...

Non capisco il senso del post, forse non ho letto bene (ma non posso certo leggere le stesse frasi all'infinito). E' sbagliato impugnare il fucile per difendere privilegi ma è bene conviverci?

NonnoRibelle ha detto...

@Shar: Sono contrario ai fucili. Ma il senso non era questo, volevo dire che è impossibile pensare di contrastare migrazioni imponenti con la forza. Di soluzioni, è evidente, ce ne sono ben pù di due.

Ghibanizza ha detto...

Infatti, purtroppo, non è possibile. I fucili sono una delle oltre due soluzioni. Parere squisitamente personale (ovviamente).

Anonimo ha detto...

Da emigrata e viaggiatrice accanita che vuoi che dica... spero che nessuno mi punti un fucile contro, come alcuni fermi nella loro patria pensano che bisognerebbe fare. e pensandolo dimenticano che il movimento dei popoli c'è da sempre, da quando l'Erectus e poi il Sapiens si sono messi in cammino e hanno popolato la terraferma. Sarà che sono nata in terra etrusca, già assimilata dai romani, con apporti umbri, i capelli di un qualche barbaro nordico di passaggio e l'animo pieno di Fernweh - il desiderio di terre lontane...