domenica 3 dicembre 2017

una panchina è per sempre

Ho una sorta di passione per le panchine, non saprei nemmeno spiegare il perchè ma le fotografo sempre, ovunque io vada. Questa si trova ad Arles, in Francia
Non comodissima e nemmeno situata in un luogo ameno, mi trovavo a camminare per la strada che conduce fuori dall' abitato.
Ma non devo divagare. 

Le panchine sono dei residui, abbandonate nei posti più impensabili come se le amministrazioni, non sapendo cosa fare con qualche soldo rimasto decidessero di dedicarlo al riposo dei contribuenti. Di legno, di marmo, di ferro, inamovibili o libere, spesso vuote.
Non c'è mai una vera ragione dietro una panchina. Sta la in attesa, a volte affacciandosi su panorami entusiasmanti, a volte su tangenziali rigonfie di autovetture. Se fossi preciso e meticoloso ne farei una raccolta da mettere su Flickr, o magari uno di quei pessimi libretti che si stampano on-line per la gioia di noi aspiranti fotografi. Potrei...ma ora vado a sedermi.

P.S. provo una sorta di ebbrezza a tornare a scrivere sul blog dopo così tanto tempo. Nessuno mi leggerà, è come un diario. Ma se qualcuno dovesse farlo, che sia comprensivo.

1 commento:

Amelie ha detto...

Forse la panchina ha qualcosa di archetipico.
Penso al film Forrest Gump,dove l'immagine del protagonista seduto sulla panchina è dominante.