domenica 22 giugno 2014

Maledetta crisi non mi avrai!

Prossimamente parlerò di un tema alto, l'Architettura. Pensieri profondi, linguaggio alto e parole arcane.
Nel mentre: cazzate!

Avete notato come ci sia una notevole differenza tra i vari punti vendita dei discount? Anche se fanno parte della stessa catena e pure se si trovano vicini.

Ad esempio nei pressi della mia abitazione ci sono due Todis.
Uno è elegante e frequentato dal bel mondo, signore impellicciate con annesso bangladeshi-factotum, coppie sorridenti e bambini allegri.
L'altro ha una clientela famiglia Addams, gente brutta e rognosa che non disdegna di imbruttirti quando passi.

Forse ho romanzato un poco, non molto solo un pochino però su di una cosa non mi sbaglio, c'è una differenza abissale nella qualità delle birre proposte.

Ora le marche di birra da discount non sono un granchè, bottiglie di plastica a 0,42 cents per soddisfare la più esigente clientela di ubriaconi incalliti eppure a volte e solo in alcuni punti vendita si trovano delle sorprese da fine intenditore.

Birre belghe o di abbazie francesi sconosciute, sentori di fragola e sottocoda di quaglia, insomma un gran bel bere e per giunta a prezzi assai convenienti!

Ergo anche in questi tempi di crisi, con un minimo di attenzione, si possono ottenere prodotti raffinati ed eleganti; non fermatevi singhiozzando di fronte alle porte di un alimentari di lusso, tristi e sconsolati per la presenza nel vostro portafogli di appena 1,62€ e proseguite tronfi verso il più vicino discount, esploratene con piglio darwiniano gli scaffali e tornate a casa ancora una volta gonfi di cibo economico e saporito!

martedì 10 giugno 2014

Uno sguardo proteso verso il FUTURO!

Mi sono licenziato.
Beh in realtà ho ceduto le mie quote. Per un compenso simbolico.
Comunque...sono libero.

Da due settimane, e ancora non so cosa scrivere. I post si affastellano nel cervello ed evaporano non appena mi siedo davanti allo schermo del computer.

Ho riconquistato a forza un certo grado di serenità, ora devo farne buon uso, che significa non fare nulla per almeno tre mesi; andare in vacanza a fare il bagnetto, visitare città e paesi (non molto) lontani, giracchiare a fare fotografie.

Ah già. In questo clima ormai torrido e afoso la marcescente capitale mostra, ora che è stata liberata dai suoi impegni, il suo lato migliore.
Fiumi di turisti eterodiretti, macchine imbottigliate e guidatori imbufaliti, perfino lo stress imperante nei volti e nelle parole mi sembra, adesso, sopportabile.

Allora come fare?

N°1 Spendere soldi inutilmente, comprerò un nuovo quadernino da Muji per annotare le idee per i post e pure una nuova penna. Tiè!

N°2 Andare in giro a caso armato di macchina fotografica analogica e t-shirt con frasi celebri. Bullarsi è bene!

N°3 Restare immobili alle 15.45 del pomeriggio. Per ricordarsi sempre.

...e per giunta scrivere almeno un post a settimana...

Non c'era, non c'è e non ci sarà mai fine alle boiate che mi passano per la testa, perchè privarvene?