mercoledì 26 dicembre 2012

"Cose Belle"

Un brivido ti corre lungo la schiena, tiri il fiato e il Natale è passato. Dopo ci aspetta il terrifico capodanno e la maligna Befana e alla fine potrò espirare. Un'annata non facile alle prese con un lavoro avaro di soddisfazioni, con sciocche incomprensioni e atmosfera tesa. Un anno passato a combattere con delle spese e dei balzelli nuovi e, me lo concederete, imprevisti nella loro quantità, che hanno lasciato il segno nei conti (correnti) di ognuno. Rifiuto però (a priori) il pessimismo perverso e l'immobilismo coatto e mentre un raggio di sole si frange sulla tenda virtuale e si spande nella sala rilancio la rubrica "cose belle".
Ora esco e me ne vado a passeggiare, forse mediterò sul libro appena terminato, del quale spero un giorno di scrivere. Come al solito invito tutti a tirare fuori le mutande di ferro e la mazza chiodata che sta per arrivare il 2013. Buon Anno (in anticipo) a tutti!

domenica 16 dicembre 2012

...mi avanzo...

Uno degli eventi che sopporto con stoica rassegnazione è il blocco della linea B della metropolitana di Roma. Accade con frequenza e porta se va bene a noiosissimi rallentamenti, altre volte invece tutto si ferma e riparte il giorno dopo. Giustappunto qualche giorno fa ricevo una telefonata da parte di una mia amica che mi era venuta a trovare e da poco si era messa sulla via di casa che con la voce rassegnata al peggio mi informa dell'inevitabile. Vabbè, quando viene il momento mi armo di sovrumana pazienza e vado a vedere se il problema è risolto. No. Allora mi dirigo tosto verso una fermata di torpedoni che, l'un per l'altro, mi potrebbero riportare verso la dimora avita. Ed ecco la prima sorpresa, ne passa uno, non proprio quello giusto ma lo facciamo andare bene lo stesso, e non è strapieno. Buon per me mi dico; però la situazione si fa pesante con il passare delle fermate, visto che ormai la triste notizia si è sparsa e i grigi cittadini tentano comunque di (as)salire: molti ci riescono e quasi sulla dirittura d'arrivo ormai stretto in un'intimità imbarazzante con un aitante signore di circa 2000kg di stazza decido di scendere. Mi pare di essere in una zona conosciuta, ma sì basta andare di là e più o meno arriverò...dove? La pioggia inizia a scendere copiosa ma il pratico giaccone di recente acquistato fa il suo dovere, quantunque il cappuccio enorme e pelosissimo mi impedisce la visione periferica. Vado avanti e inizio a pensare ai fatti miei felice di poterlo fare. Non fosse per la stanchezza o la fretta (di fare cosa? lavorare?) camminerei più spesso nelle mie giornate. Mi fermo, poggio la compattina su una panchina senza legno e tenedola ferma con dolcezza scatto. Ecco qua le gialle luci al neon che illuminano un micro-giardinetto perso nella città...

martedì 11 dicembre 2012

Diane Arbus a chronology

Ho iniziato a leggere "Diane Arbus a chronology" il libro, il diario se vogliamo, della fotografa, che ho acquistato durante il soggiorno a Berlino. Fatico perchè è in inglese e mi devo aiutare con un dizionario on-line, eppure procedo e per giunta mi sono munito di matita e post-it per segnare le frasi che più mi colpiranno. Cosa spero di trovarci? A casa ho anche un suo libro di foto, che dovrei sfogliare in questi giorni per accompagnare la lettura delle sue lettere. Un significato alla sua morte forse, una spiegazione magari o semplicemente il gusto di guardare l'animo umano senza il filtro della verità. Questo si che mi aiuterebbe. Era una fotografa di moda, diciamo per scelta visto che aveva di che vivere, poi iniziò a fotografare freaks e reietti. Perchè? Non certo per voyeurismo. Alla fine, noi oggi sappiamo che era una fine, si è tolta la vita, che suppongo essere stata piena e ricca di soddisfazioni. Cercherò qualcosa mentre la metropolitana mi trasferisce verso la gabbia.

sabato 8 dicembre 2012

Le luci del cosmo.

Magari per molti non sarà importante ma la sonda Voyager1 ha varcato le frontiere del sistema solare ed è entrata nello spazio interstellare. Abbiamo tirato un sasso molto lontano, si trova li dove noi possiamo solo immaginare di essere. Qualcuno ricorderà la scena di Darkstar (J. Carpenter, 1974) in cui l'ufficiale Talby se ne sta seduto nel cupolotto di vetro ad osservare le stelle? Ecco io ho sempre desiderato trovarmi in un posto del genere. In questi tempi anche il cielo stellato ci è negato, bisogna spingersi lontano per poterlo ammirare, lungi dalle città affollate di luci superflue. Vado per gradi, abbiamo la ISS che orbita intorno alla terra e sulla luna ci siamo stati varie volte. Poco distante, si fa per dire, i nostri robottini marziani ci inviano le loro immagini e varie sonde scrutano i pianeti più distanti. Una protostella simile al sole è stata di recente scoperta ad un tiro di schioppo (450 anni-luce); in piena ebollizione e circondata dai suoi gas interstellari. Tra qualche miliardo di anni lì ci potrebbe essere un pianeta simile al nostro. Farnetico? Oppure i miei desideri sono e sono stati anche quelli di molti?

lunedì 26 novembre 2012

L'architettura del cervello.

La celeste domenica appena passata mi ha travolto con cambi d'umore e finale a sorpresa. Appena sveglio il cielo è blu e la luce intensa e piacevole, c'è quel fresco pungente che da sempre mi stimola, penso allora che uscirò e ne farò delle belle mentre pasticcio con una lunga colazione seduto di fronte al marchingegno (il computer) con le schede sparpagliate sul tavolo. Quseto infantile entusiasmo va sfumando nel proseguo, stemperandosi tra una fetta di formaggio ed una di buristo, forse la scelta degli alimenti non è stata delle più felici. Esco più tardi del dovuto e già non sono allegro come prima, pedalo forsennato verso un mercatino sicuro di trovare dei regali divertenti e invece cedo ai miei più biechi e capitalisti desideri e compro questa...
Poi è troppo presto, no troppo tardi, per fare questo o quello e allora me ne torno a casa a schiacciare un pisolino, addirittura medito che la vita è inutile e magari non vado al cine. No! In un empito?! di decisionismo craxiano esco e vado e ricevo, dall'in utile vita di cui prima un dono.
Un film bellissimo, mi commuovo, penso alle persone che sto guardando, a quel muro che per me bambino era una cosa eterna come le piramidi, al tempo che sto vivendo, penso e me ne rallegro. Terminata la proiezione esco e sbaglio strada. Perchè sono perso nei miei pensieri?

domenica 25 novembre 2012

voglio andare a EST

Ecco la foto di un palazzo ex-DDr che ho scattato poco tempo fa durante il mio soggiorno a Berlino. E' orribile? Ditelo pure con tranquillità; pure a me non appare (è apparso) per nulla come un edificio opprimente. So poco di architettura eppure l'edificazione in moduli ripetuti non mi appare terribile, sarà poi la presenza umana a modificare il tutto in maniera accogliente. La singola costruzione, per quanto orrida o invece piacevole è nulla rispetto al contesto urbano in cui è calata. I servizi, il verde, lilluminazione e mille altri particolari rendono migliore un luogo. Il degrado e l'abbandono ci costringono invece a soffrire ed a sentirci impotenti. Così tra poco me ne uscirò in bicicletta a pedalare per la città Eterna privo di piste ciclabili e guardato in tralice da molti veloci (nervosi) automobilisti. Il tempo è buono e me ne vado a cercare regali natalizi e inquadrature felici, chissà che non ne venga fuori qualche buona foto. Direzione? Non saprei... Comunque stasera sarò al Detour per vedere THIS AIN'T CALIFORNIA.

domenica 18 novembre 2012

il suono del passato

Il programma di riproduzione dei video sceglie autonomamente l'inglese come lingua; seleziono "italiano" e lui si ammutolisce. Il sistema operativo (Ubuntu) decide di interfacciarsi nuovamente con la stampante, ovvero decide che io posso stampare; sarò stato gentile con lui? Il sito di scacchi dove giocavo pacificamente la sera si blocca una volta aperto. La tecnologia mi odia e mi irride, segna il tempo che passa e i giorni che mi restano, allora io torno indietro per affermare che la felicità si conquista a suon di dadi. Il gioco di ruolo, il vecchio Dungeons&Dragons come panacea di tutti i mali? No, piuttosto come un piatto gustoso o un'opera meravigliosa, un tempo seppur breve, passato a gioire e pensare. Non solo mi tornano alla mente idee e trame a lungo dimenticate, ma inizio debolmente a udire la musica dell'immaginazione. Non "tutto e subito" ma il palesarsi del mondo attraverso il pensiero e la descrizione, uno sforzo un tempo piccolo che fu ripagato ampiamente e meritatamente. Riuscirò in questa impresa, oggi, dovendo guidare la follia attraverso il cemento del raziocinio?

domenica 11 novembre 2012

movimenti

La "Suite n°1 in sol maggiore" di J.S.Bach è un buon modo per accompagnare il risveglio la domenica mattina. Il sole si rifrange sulle macchie dei vetri alle finestre, che ormai formano un velo naturale e illumina diffusamente una sala disordinata ma spoglia. Forse dovrei appendere qualche foto? Ci penso da un pò ma non ho mai tempo d portare a sviluppare le migliori. Ci sono poi delle foto migliori?
Qualche domenica fa sono andato a vedere la mostra sulle foto di Mario Giacomelli. I suoi scatti mi emozionano, veramente mi domando come abbia fatto, con che coraggio e con che sapienza ha affrontato quelle persone e quei luoghi. Andateci e fatelo con una persona speciale. Eppure a volte mi chiedo se i miei sentimenti, cha a me sembrano così netti ed evidenti, siano inevitabili per tutti? Non mi arrendo allo squallore pur prendendone atto, diciamo che penso sia una conseguenza non una causa. Mi sento spesso come A.Dent di fronte alle minacce dei Vogon:"Resistere è inutile." Ma preso il toro per le corna decido di tornare indietro per andare avanti e mi rimetterò a fare il master con l'antiquato Dungenos & Dragons; tanto di giocare a bocce o a tressette non andava a nessuno dei Grandi Anziani. Nel mentre oggi mi tocca un altro shopping...poi nel pomeriggio chi lo sa, magari riesco anche a fare una "cosa bella"?

giovedì 1 novembre 2012

Cose belle finalmente!

Cosa ho fatto nelle settimane passate? Tralasciamo le squallide problematiche lavorative e concentriamoci sul "bello". Il "καλός καi αγαθός" che esiste e, in barba ai menagrami, ci circonda. Dunque ho visto al MACRO le fotografie di Anders Petersen e sebbene ne sia rimasto colpito devo dire che l'allestimento era veramente povero. Anders Petersen è conosciuto per il suo libro "Café Lehmitz", con le fotografie scattate in un bar dei sobborghi di Amburgo abitato da reietti ed ubriaconi. La sua attenzione nei confronti di chi vive ai margini era evidentissima anche nelle foto esposte, che erano quelle che aveva scattato a...Roma in diverse occasioni. Una meravigliosa e per nulla intuitiva foto di un amplesso faceva bella mostra di se e, mentre uscivo dalla sala, non ho fatto in tempo ad avvertire una coppia di bellissimi radical-chic che entrava con al seguito una figlioletta di pochi anni. Ah le meraviglie dell'arte contemporanea! Il cazzo appunto. Poi ho vagato per il MACRO, che invero è dispersivo ma bello, in preda a un vago straniamento forse dovuto al pranzo domenicale col babbo (e pure tutto il resto della comitiva) con primo, secondo, contorno, caffè e ammazzacaffè. Già. Non si trattava della sindrome di Stendhal ma di volgare digestione. Io ci provo ad innalzarmi...non è colpa mia! Questo accadeva almeno tre settimane fa.

lunedì 15 ottobre 2012

dormire

Dormire. Il mio nuovo sogno, ma se sogno sto dormendo e se sono sveglio non sogno. Sognare ad occhi aperti? Meglio di no, vado spesso a sbattere. Tutto questo per dire che ieri dopo il lauto pranzo a casa del babbo a base di tutto (primo, secondo, contorno e caffè) me ne torno a casa dato che è abbastanza presto, col blando proposito di uscire magari più tardi. Leggo un poco e poi mi dico che è una buona idea schiacciare un pisolino. Mi risveglio che sono passate le otto tutto intontito e con l'unico desiderio di tornare a dormire. Riesco a mangiare dell'insalata mentre guardo un film su Annie Libovitz , la famosissima fotografa. Mi commuovo pure ma tra uno sbadiglio e un'altro e non appena termina schizzo a letto a riposare. Saranno state le dieci e un quarto. Ma che succede?! Ho i ritmi di un neonato, pappa, cacca, nanna. l'unica giustificazione è che è stata una settimana pesante e anche se mi piacerebbe immaginarmi diverso il mio fisico, che ormai è altro-da-me, mi riporta anzi mi ancora al pianeta. Si viaggerà oggi? Chi lo sa?

domenica 7 ottobre 2012

me ne stavo a spasso

Questa mattina non so se usare la bicicletta, il tempo è incerto e la prospettiva di bagnarmi non mi alletta molto. Sarà comunque una giornata rilassante dedicata a passatempi familiari, il pranzo della domenica, e successivamente un lento girovagare per la città. La settimana appena passata non è stata facile, si è andati avanti a strappi. Eppure mi stupisco; di molte cose ma in particolare della mia capacità di porre un freno all'ansia. Una tecnica affinata nel tempo e assolutamente contraria al mio modo di essere. La foto che segue è stata scattata a Perpignan, nel sud della Francia, appena qualche settimana fa all'inizio del viaggio. Ero felice e camminavo spensierato e immerso in un guazzabuglio di pensieri, mi facevo i "fatti miei" muovendo dei passi più o meno senza meta e anche la semplice architettura di quelle palazzine mi sembrava bella.
Ecco quella sensazione è il "punto fermo" da cui partire per poi ricrearlo un pezzetto alla volta durante il "giorno qualunque". Potrò ancora "essere" così? Posso oggi e potrò domani, quando una realtà diversa mi si parerà davanti? La biochimica dice di si: una buona notizia per me, un pò meno per l'umanità...

lunedì 1 ottobre 2012

il binario della vita

2°parte: Dopo una fiera all'insegna dello stresse e delle incomprensioni eccomi di nuovo in pista per un'allegra giornata a base di viaggi e mozzarelle. Come poi andrà a finire questa bizzarra situazione non è dato sapere eppure, forse complice un timido raggio di sole, non mi sento sconfitto, magari solo un pò teso. Oggi la colonna sonora sarà importante, la musica da sempre ha unito gli uomini e stretto amicizie. Bisognerà sceglierla con cura, sia lei che le parole, un esercizio che mi è sempre riuscito difficile. Diplomazia unica via!

domenica 30 settembre 2012

Una vita al contrario.

1°parte: Uscirò a breve per dirigermi verso un'allucinante fiera del fumetto. Un'altra domenica saltata, anche se spero di finire in gloria. Ho la maglietta di Silver Surfer, un sorriso-paresi stampato in faccia, una mezza barretta di energia e dei ricordi a tenermi in piedi. Domenica prossima pare che pioverà, ma tant'è staremo a vedere. Nel mentre una foto berlinese... Ah la magia del digitale...

domenica 23 settembre 2012

vorrei cucinare

Mentre nell'aria si librano le note del 2°movimento della 7° sinfonia di Ludovico Van nell'acquaio della cucina vanno ad accumularsi piatti e posate sporchi. Ambedue gli eventi hanno un che di malinconico e si sposano bene al grigiume di questa domenica che un tempo fu ricca di progetti. Curiosando tra i commenti mi scopro ignorante e provo forse un senso di colpa. Colpa per che cosa? Vivo in un paese che ha fatto dell'ignoranza uno "status" preciso e definito, con le sue regole e i suoi precetti. "Impara l'arte e mettila da parte" si diceva un tempo ai figlioli svogliati, sottolineando che il sapere è utile in sè. "Otium". Una virtù un tempo. Invece questa mattina (invero a breve) mi aspetta la sistemazione dei mille e mille fogli, bollette, comunicazioni della banca, verbali di assemblee condominiali che ormai da mesi si accatastatano sulla scrivania. Un "negotium" noiosissimo ma imprescindibile oramai. Confido nel pomeriggio di riuscire a vedere la mostra di Anders petersen, anche se pure lui quanto ad allegria è un poco scarso.

giovedì 20 settembre 2012

il motivo dl contendere

A volte anche a me sfugge la ragione dei miei post, noiosi e ripetitivi. Pure se un giorno dovessi farmi un autoritratto questa potrebbe essere la posa scelta.
E' la celebre foto "Il Dadaista" scattata in quel degli anni '20 da August Sander. Questo è uno dei motivi per cui reputo quel decennio, fecondo di prospettive e e carico di "ismi", insieme alla Parigi "bohemienne" il tempo e il luogo dove mi sarebbe piaciuto passare le giornatre. Chissà se era veramente come lo immagino. Comunque andatevi a cercare anche "i Rivoluzionari" sempre del Sander medesimo...

giovedì 13 settembre 2012

bsogna saper aspettare

Day13: Ultima serata berlinese, domani dopo un breve giro si ritorna a casa e al lavoro. Nei giorni passati dopo un giro estenuante a base di arte kontemporanea (Hamburger-Bahnof) finalmente trovo il deja-vu che andavo cercando e principale motivo di questo viaggio. Io ero li, ventuno anni fa, davanti alla ricostruzione della porta di Babilonia dentro al Pergamon museum e come allora resto attonito di fronte alla potenza di eventi così lontani nel tempo e vago incessantemente per un lungo pomeriggio cercando come un tempo di fissare lo stupore. Non so ci riuscirò. Per fortuna al termine della giornata mi aspettava un piatto di risotto (alla zucca) caldo e un'abbondante dose di birra a casa dell'impagabile berlin101. Tra l'altro mentre sto andando verso casa sua (sbagliando tre volte direzione) mi rendo conto che attraversando una strada sono finitoin quella che una volta era la no man's land dietro il muro. Un brivido. La vera sorpresa però mi attendeva ieri all'Alte Museum il cui terzo piano è interamente dedicato ai pittori romanici tedeschi del 19°secolo. Castelli, vallate, rovine, vedute italiane, erano i tempi del grand-tour, e ancora porti, navi, chiostri e campagne di vario tipo! Che meraviglia, o vado mado per questi paesaggi immaginari, è la che vorrei vivere. Vi giuro che sono anni che provo a mandar giù l'arte kontemporanea però retso un tipo da osteria; un quarto di vino, un piatto di rigatoni e sono felice. Oggi visita alla fondazione Helmut Newton con annessa mostra di foto d'epoca scattate dai militari inglesi nelle lontane colonie indiane e dopo pranzo vegan-fusion nel miglior imbiss della città. Dove? E' un segreto che custodirò gelosamente! Infine visita alla Karl-Marx-Allee (ex STALIN allee) trionfo del costruttivismo sovietico in salsa DDR dalla quale entrarono le vittoriose armate sovietiche ala fine della guerra. Dopo visita in un enorme emporio dell'usato dove ho acquistato una delle più imbarazzanti camicie che mi sia capitato di vedere. Vero vintage della ex repubblica democratika tedesca con annessi dragoni rampanti. Direi che per quest'anno può andare...

lunedì 10 settembre 2012

Il Dadaista!

Day10: Dopo una settimana passata a fumare dei delicatissimi (inconsistenti) sigarini acquistati in quel di Parigi l'ultimo toscanello rimasto in valigia mi da alla testa, ergo sarò breve. Ho camminato moltissimo e visto altrettanto e ho provato un pò di tristezza nel vedere il Checkpoint Charlie ridotto a blanda attrattiva per turisti. Sul finire della giornata entro alla Berlinische galerie e quasi non faccio in tempo a vedere tutto ma vengo ripagato dalla foto di August Sander "il Dadaista"! Ragazzi i Dada! C'è ancora bisogno di Dada questo mi è chiaro. Però mi ha veramente, e nel profondo, emozionato l'installazione di Alfredo Jaar su Kevin Carter, incitore nel '94 del premio Pulitzer con una foto veramente terribile. Note a margine: Sempre alla ricerca di luoghi raffinati ed eleganti dove mangiare, avrei bisogno di un budget extra solo per questo, ho trovato il posto idale, la caffetteria del Martin-Gropius-Bau- Arredi semplici ma impeccabili, sedie in legno e tavolini in marmo, ambiente spazioso e silenzioso frequentato da ottuagenari in cerca di emozioni forti, inoltre un menù non costosissimo e che fa pandan con le mostre. Mythos Olympia – Kult und Spiele e allora c'era la moussaka! Io però sono andato su pomodori e peperoni ripieni, riso, uvetta e pinoli. Così per almeno un pasto sano posso dire di averlo fatto...

domenica 9 settembre 2012

...quattro euro spesi bene...?!

Day9: I berlinesi amano i parchi. Non appena c'è una bella giornata di sole, tiepida e con un pò di venticello non gli pare vero e ci si buttano a pesce felici e sgambettanti. Bicicletta, pattini e barbecue improvvisati la fanno da padrone. Oggi ne ho girati tre e in tutti l'atmosfera era festosa, con tanto di concertini improvisati da suonatori ambulanti. Al Mauerpark sono andato perchè c'era un mercato, tipo Porta Portese, dove si vende la qualunque, compresi cimeli sovietici e mille macchine fotografiche. Polaroid a non finire e anche roba di lusso che quasi stavo per acquistare ma il fare un pò laido del venditore non mi ha convinto, comunque dopo molto girare ho comprato questa.
Nel mentre mi sono alimentato con le cose più buone e più dannose del creato! Dopo ha camminato indefessamente a caso e sono arrivato al Volkspark Friedrichshaindove c'era pure un gruppo di hippies che aveva messo su uno stendino per i panni delle pagnotte e di fronte c'era scritto (in tedesco) "pane gratis"; un tale in bici si ferma li saluta, chiede e si porta ia una pagnotta intera. Tiè! Se non fossero state enormi me ne sarei accattata una pure io. Infine come ultima meta della della giornata arrivo a Treptow park dove c'è il memoriale, costruito dai russi dopo la liberzione, ai soldati sovietici caduti nella battaglia per la presa di berlino.
Nel caso qualcuno non volesse ricordarlo...

sabato 8 settembre 2012

Diane Arbus

Day8: Con tutta la calma del mondo mi sveglio ed esco in direzione di Hackerscher Markt dove incontrerò l'allegra Berlino101 che mi porta tosto a vedere un luogo di cui non sapevo assolutamente nulla. Si tratta di un ex ufficio postale completamnte decrepito che mi ricorda moltissimo csa mia. Quei bellissimi riccioli di vernice che si staccano dai muri, le porte finestre con gli infissi di legno ormai scrostati da generazioni e un bellissimo pavimento di piastrelle colorate e consunte. Già ma non finisce qui, perchè ospitava ben due mostre di fotografia stratosferiche, una su E. Burtynski e l'altra sulla fotografia di moda dagli anni '20 ad oggi. Ora questo tipo di fotografia non è che mi abbia mai interessato molto, però anora una volta si dimostra che i ruggenti anni'20 erano fantastici. Atmosfere raffinate ed eleganti, delicatezza e classe sopraffina; quelle si che erano modelle. Non paghi di tutto ciò pranzo dal miglior kebabbaro della città e dopo un breve ma illuminante giro tra i palazzi berlinesi, per giunta tirati su dal gotha dell'architettura mondiale eccoci alfine al Martin-Gropius-Bau a vedere le foto di Diane Arbus. Sono rimasto colpito, dovrò saperne di più su di lei. A quel punto si è fatta l'ora di tornare in albergo ma lungo la strada colto da un inspiegabile desiderio di morte ho cenato da KFC... Per fortuna c'è sempre il distributore di birra dell'hotel...

venerdì 7 settembre 2012

Una giornata berlinese

Day7: Prendo il notturno Parigi-Berlino e pluf mi addormento, al mio risveglio sono a dstinazione, 12 ore più o meno di sonno ristoratore. L'addetto alle informazioni turistiche della stazione non è user-friendly e nemmeno le macchinette per fare i biglietti così alla fine ne scelgo uno a caso che secondo me costa il giusto e via verso l'hotel. Ohibò è un posto dignitosissimo e nonostante una cameretta veramente minuscola ha un cesso con i controfiocchi, promosso! Cammino, cammino, cammino lungo uno stradone pieno di negozi di classissim ae finalmente arrivo alla meta: il Bauhaus Museum-Archiv! Dentro c'è tutto quello che ha plasmato generazioni di architetti e designer. Tutto partito da un gruppo di persone oserei dire illuminate. Ma non basta perchè continuando a camminare più o meno a caso finisco alla neue nationalgalerie dove è allestita una mostra su tutt i movimenti che hanno animato la pittura e la scultura dal dopoguerra fino al '68: l'informale, l'astratto, il minimalismo e vari altri ismi di cui nemmeno ero a conoscenza. Mi aiuta nella visita un'abbondante dose di irish coffee che ho ingurgitato nell'elegant cafè del museo. Continuo a camminre fino alla porta di Brandeburgo dove, sfinito, mi accascio sulle panche di un rivenditore di currywurst, ovviamente dopo averne ordinato uno con patatine fritte e birretta. Accanto a me tre locali se la sghignazzano allegramente e noto che ognuno di loro possiede 2 bottiglie per un tot di 1l di birra. Poi decido che è ora di tornare e inizia a piovere... Ora sono salvo a scrivere nella "hall" dell hotel popolata solo di personaggi bizzarri che parlano lingue slave, uno ha appena chiamato un altro "don Coleone"...mi sa che me ne torno in camera...

mercoledì 5 settembre 2012

Dada!

Day4: Pensieri vorticano nel mio marcescente microcefalo, cammino pensando comunque ad altro. Ma andiamo con ordine, ovvero a caso. Il libro che vorrei acquistare oggi è: il surrealismo per bambini, testo fondamentale per l'educazione. Lo sfoglio a lungo e ora so come inventare una poesia Dadaista alla maniera di Tristan Tzara! Dada persempre. La foto di Ridley e Tony (una prece) Scott, scattata da Alice Springs, tra Timothy Leary e Luis Vitton; due bovari in giacca, t-shirt, jeans e occhiali da sole. Una foto di Giacomelli che quasi quasi mi strappa una...Grazie MEP! Il giro degli scoppiati nelle sale dell'arte contemporanea al Pompidou, poi mi devo fermare che mi gira la testa. Vedo Parigi dall'alto e fotografo dei riflessi. Forse nessuna delle foto che ho fatto verrà... Un ambulante che vende "foto vintage"...cioè fatte e sviluppate alla vecchia maniera in dieci minuti...?! Mangio un insalata. E' tutto vero? Si. Ma manca tutto il resto, che non so come esprimere... Vado a ninna, ignaro del futuro.

martedì 4 settembre 2012

Nostos il ritorno.

Day4: Mi dicono "ma perchè torni a Parigi?" A parte che, nonostante la grandeur francese, Parigi è una bella città è anche la capitale della fotografia ed è facile fare delle scoperte fantastiche. Tipo che mi reco al Jeu de Paume senza sapere che cosa hanno allestito dentro e ci trovo una personale su Eva Besnyo fotografa e femminista in anni nei quali queste parole avevano un senso compiuto. E io non la conoscevo per nulla, mai sentita nominare! Come è stato possibile?! Bh ma mica posso sapere tutto. Appunto vengo qua, per farmi, come si diceva una volta, una kultura. Cioè sta tip ha fotografato gli edifici modernisti di inizio secolo, le case di http://it.wikipedia.org/wiki/Gerrit_Rietveld! Vabbè, ore passate a guardare le foto, che erano pure tante e c'era pure un filmato su lei ormai anziana che allestiva una sua retrospettiva. Per giunta, lo dico con un brivido di malcelato maschilismo, era molto bella. Prima di tutto ciò però mi ero appanchinato nei Giardini delle Tuileries con sigaro e libretto (di classe) annesso...

lunedì 3 settembre 2012

riciclare?

Day3: Seduto dal solito QUICK che offre una connessione accettabile e gratuita. La sorpresa del giorno è la mostra sui nerd della Sylicon Valley, Steve Jobs soprattutto e compagni, tipo i creatori di Photoshop. Colti nei loro momenti di nerd-felicità, nerd-stress e nerd-vita mentre stanno progettando milioni di linee-codice che genereranno quei programmi che ci piacciono tanto. Steve alla presentazione del suo computer dopo che l'avevano buttato fuori dalla sua Apple. Tutte foto prese negli anni 80' e 90' un periodo fecondo per questi genietti. Traspare allegria nei volti delle persone che, in effetti, hanno creato i gadgets che ci entusiasmano tanto e che anche io sto utilizzando in questo momento. Altro edificio, altra mostra spostata nel presente, diciamo con foto scattate uno o due anni fa. Dove? Nelle discariche, molto lontano da noi, dove vanno a finire gli scarti. Computer usati, cellulari e varie altre tecnologie obsolete. L'altra faccia della medaglia trent'anni dopo. Gironi danteschi dove si accendono fuochi di plastica e l'aria stessa è satura di piombo. E dire che sono i luoghi dove parte del materiale viene "riciclato"... Compro un lettore, si rompe, ne compro un altro che costa poco. Non si ripara si ri-compra. Beh ora ho più chiaro dove va a finire quello che ho buttato... Ora sono stanco, tra un pò ho il treno per Parigi. Dormirò in barba alla scomodità della cuccetta. Poi mi schianterò in albergo e dormirò ancora...

domenica 2 settembre 2012

direi che il fotogiornalismo è più vivo che mai

Day2: Mi sveglio tardi e tardi faccio colazione in uno scenario plumbeo e ventoso, la cameriera mi guarda ingrugnita, mi serve dopo un tempo lunghissimo e per un cappuccino (una roba simile) e un cornetto pago l'equivalente di un ristorante 3 stelle. Bene. Intorno a me tutti i negozi sono chiusi. Già è domenica; quando viaggio non faccio caso al calendario e spesso ne pago le conseguenze. L'impatto con le fotografie, le serie di fotografie, è sempre forte. Mi commuovo, c'è da non crederci. Ci sarebbe da portare qui il sor Enzo (il mio amministratore) per vedere che ne pensa. Per ben due volte mi siedo ai tavolini del cortile per riprendere fiato e pure per scolarmi una birretta. Sono lento, lentissimo nel guardare tutte le serie di foto. Passo e ripasso davanti ad ognuna e devo leggere tutte le didascalie. La dimensione delle ingiustizie del mondo è opprimente. Pure, in mezzo a tanto disastro, quasi scoppio a ridere, all'interno di uno dei reportage più agghiaccianti che abbia mai visto c'è una foto che secondo me avrà strappato più di un sorriso. Dopo continuo a camminare più o meno a caso, mi alimento da QUICK e alla fine me ne torno in hotel.

sabato 1 settembre 2012

se il buongiorno si vede dal mattino

DAY 1: Sveglia alle tre per fare tutto con calma, colazione, dare l'acqua alle piante, finire di mettere a posto tutto e via. Cammino cammino fino alla fermata dell'autobus notturno che mi porterà alla stazione dove parte il torpedone per l'aeroporto. Mi schianto per terra inciampando in un marciapiede alo 3 millimetri e rischio la fioriuscita di ambo le spalle, ma ammortizzo con le ginocchia ed un pratico tuffo ad angelo e sono salvo ma ammaccato. Arrivo ovviamente con un anticipo smodato e, passato il controllo bagagli, mi siedo a guardare le persone che partono. Testo i limiti della mia sociopatia, mi danno fastidio. Gente agitata che passa da una sedia all'altra e schiamazza come se divertirsi dal primo minuto della vacanza fosse imprescindibile. Comunque alla fine si parte e tutto fila liscio. Nelle poche ore che devo passare a Barcellona cammino quasi incessantemente e torno a vedere questo. Poi riesco a farmi infinocchiare da un locale turistico con vista panoramica che mi rifila delle ottime polpettine e una paella imbarazzante. Vabbè. Quando arivo alla stazione per prendere il treno per Perpignan sono distrutto e mi si chiudono gli occhi, in compenso una corpulenta addetta ai passeggeri mi da l'indicazione sbagliata visto che alcuni treni non appaiono sui tabelloni ma riesco comunque a partire ed ad arrivare. C'è pure il wi-fi in camera, però una sola lampadina funzionante. Hotel dcrepito ma tutto sommato accettabile...ora tento di andare a mangiare qualcosa.

venerdì 31 agosto 2012

il colore negli occhi, il bianco e nero nello zaino

Bene ho scelto. Il più colorato e kitsch hotel che ho trovato, ha battuto di poco un finto stile liberty di gran pregio. Sono soddisfatto, lo sono perchè ignoro di non sapere. Ora sto mangiando gli avanzi del frigo...e non è una bella cosa, tra poche ore mi sveglierò in trance e tutto avrà inizio... Buon viaggio a me.

italica indecisione

Niente. Non ce la faccio, non riesco a decidermi. Prenotare un hotel a Berlino si sta rivelando un impresa impossibile date le mie capacità decisionali. Le mappine, pur precise e colorate mi lasciano interdetto. Pure ho ristretto la scelta al quartiere di Charlottemburg, che è il pù turistico, e più o meno si trovano tutti in un raggio di cento metri. Finirò all'ultimo momento pagando uno svario di soldi extra per una camera fetida... La deadline è stasera... Comunque sono pronto, inizio a tirare il fiato e domani sveglia alle 03.30...

lunedì 27 agosto 2012

non vorrei tornare

Allora. Tento di prenotare, da solo e senza aiuti, il biglietto aereo di ritorno delle vacanze che ancora non sono iniziate. Tutto a posto, sembra, so la compagnia, il volo c'è, evito banner di richiesta di cose inutili che avrebbero fatto alzare il prezzo e via. Un secondo di attesa e poi appare una schermata minacciosissima di Firefox che dice che manca un certificato di "sicurezza". Ma sicurezza de che? E' il 2012. Comunque un brivido mi attraversa la schiena e decido di rimandare. Proverò dal computer del negozio che, lui si, è sicuramente intasati di virus e non si porrà questi problemi. Ce la posso fare...

domenica 19 agosto 2012

I Progetti e l'eterno ritorno.

Voilà, sono sveglio. Caffellatte, biscotti e musica "krautmusik" per addolcire il risveglio, insomma la solita routine del lento rianimarsi. A breve mi dedicherò alla spesa dei surgelati che si fa rigorosamente la domenica mattina al Todis, unico supermarket aperto. Un momento di rara gioia che passerò soppesando e facendo scricchiolare la carta argentata di quei meravigliosi e freddi pacchetti di materiale edibile non meglio identificato; non fatevi fregare l'etichetta mente, potrebbe dire "roba verde" o "roba gialla" e sarebbe lo stesso. Mangerò della frutta a pranzo. Andrò a vedere le "avanguardie russe"? Mi addentrerò in mercatini polverosi? Scatterò delle foto? E' tutto declinato al futuro ma va bene per oggi e per oggi solo. L'ultimo giorno della settimana di ferragosto, l'ultimo tempo nel quale la città eterna si ferma. Un rallenti di una settimana intera. Siate pronti, domani si ricomincia.

sabato 4 agosto 2012

un caldo torrido

In quest'estate calda e sfocata i miei tentativi di divenire un bravo fotografo vengono irrisi dal mezzo stesso e per quanto io possa essere "pro" su Flickr e avere delle pellicole "cool" i risultati mi smentiscono.
Pure una breve visita da Eataly mi restituisce il dovuro buonumore, guardate un pò cos'ho trovato!
Le "India Pale Ale" erano le birre che gli inglesi mandavano ai loro militari di stanza in India appunto. Buonissime ma la marca di questa qua rivela una certa nostalgia del glorioso (per loro non certo per gli indiani) passato. Beh comunque un'ottima bevuta...

lunedì 30 luglio 2012

scherzava?!

Breve inciso: sto parcheggiando la bicicletta alla fermata della metro e un anziano signore attraversa con noncuranza nonostante il semaforo rosso. Lo guardo un pò sbigottito e lui dice, rivolgendosi in realtà ad un suo amico che si trovava alle mie spalle :"...er dottore ha detto che devo morì allora passo quanno me pare...". Grossomodo è così...

giovedì 26 luglio 2012

due passi nel tempo

Cose fatte nelle ultime due settimane. Sono andato a vedere la mostra su Andy Warhol allo GNAM; bella ma non bellissima, non mi spello le mani per il buon vecchio Andy come Alabama però ho deciso che voglio andare a vivere nel cortile interno. E' un ambiente raffinato e decadente, un pò come me e inoltre potrei alimentarmi nell'adiacente Caffè delle Arti discettando di arte e fotografia. Ah! Quella sarebbe vita. La visita inoltre è stata impreziosita da alcuni scatti della vecchia Polaroid di casa caricata con le nuove pellicole Impossible COOL...nel senso che le devi conservare nel frigo. Scatti rigrosamente in BN e ovviamente "blurred". La domenica successiva all'improvviso mi è venuta la febbre, una domenica buttata via e mi viene una rabbia;ancora adesso ho del moccio a go-go. Scopro con entusiasmo che il ristorantino dove lavora un mio cliente è ottimo e a buon mercato: amatriciana (mezze maniche), spezzatino radicchio e gorgonzola, friggitelli, semifreddo all'amaretto fatto in casa, caffè e ammazzacaffè...il tutto per 20€, si può fare! Per giunta a due passi dai Fori. Poi lavoro e lavorii, progetti che passano nella testa, foto e scanner e bioccoli di polvere che forse eliminerò a breve, insomma un tranquillo tran tran... Vengo inoltre a sapere che i blog generalisti non vanno più #echissenefrega e bisogna essere a tema. Allora mi ripropongo di generare una rubrica sui luoghi di Roma assolutamente da visitare #aiutalacapitale. E ancora...
A breve su Nonnismi!

giovedì 12 luglio 2012

viaggiare comunque

Nell'ambito del delirio tattico amministrativo che definisce le mie mattinate la musica di Iggy Pop aiuta a ritrovare un pò di carica, ma soprattutto mi aiuta la scoperta di desideri e pulsioni che non so se avranno mai compimento. Pure io dico di SI! Ce la farò! Dunque tutto inizia mentre vago virtualmente per musei alla ricerca di qualcosa di reale, bello ed inutile per abbellire il "tempo che mi rimane"; poco, caldo e stanco. Vado allora a collidere con un mondo lontano e meraviglioso, per me che sarei eterno viaggiatore se potessi (se volessi?); il luogo Parigi, il motivo "la memoria" che potrebbe dar senso e vita ad alcune mie domande, il tempo più di un secolo fa. Quindi, ergo, dunque mi riprometto, anzi giuro che in corrispondenza del ponte dll'Immacolata (sabato 8 dicembre) starò camminando (previa prenotazione low cost) per le strade della capitale europea della Fotografia, ebbro e infreddolito. Il mio spirito ne uscirà rinfrancato, il mio sapere aumentato e pranzerò in un bistrot annotando sul rosso taccuino la sicurezza di dover fotografare. Tutto e nulla...
Nota: sotto il solleone

domenica 8 luglio 2012

chi sa fa

Non so quando ho visto per la prima volta una foto di Francesca Woodman, credo sia stato nel 2008 o giù di lì. Le sue foto non mi sarebbero dovute piacere, sono costruite, complesse da capire e da decodificare, c'è dentro molto del pensiero dell'autrice, ci sono le persone che spesso mi disturbano. Inoltre c'è il nudo dell'autrice, che era modella di se stessa; una bella ragazza, che stimola il desiderio e mi fa sentire in colpa perchè tralascio tutto il resto. Eppure da subito, a dispetto di quanto ho appena detto, mi hanno attratto, così ho iniziato a vagare per la rete cercandone altre e continuando ad emozionarmi. Vengo in questo modo a sapere che le sue foto sono ormai famosissime e in un certo modo hanno lasciato tracce pesanti nella storia della fotografia; io continuo a guardarle. Un bianco e nero pulito, atmosfere decadenti e scene costruite in maniera impeccabile, ma cosa c'è dentro quel quadratino che veramente mi stimola ad osservarle? Tanta è la curiosità che non resisto e acquisto un libro di critica sulla sua opera, operazione sconsiderata ma inevitabile poichè non ha lasciato nulla di autobiografico. Al Guggenheim di New york è appena terminata una retrospettiva su di lei. Alabama era li, ignara. Il filo della mia curiosità si intorcina e forma un gomitolo di idee. Uscirò oggi pomeriggio alla ricerca di risposte?
Nota: la nuova piazza S.Silvestro

martedì 26 giugno 2012

fine del mondo in B/N

Bene, oggi sono felice! In barba al fatto che la potentissima agenzia delle entrate mi abbia richiesto un obolo da 62,50€ e che la temperatura nella nostra flautulenta capitale sia insopportabile e inaccettabile, sono felice. Perchè oggi mi è stato recapitato "Iindustrielandschaften", immortale capolavoro fotografico di Berndt e Hilla Becher. Centottanta fotografie in rigido e teutonico stile di fabbriche dagli anni sessanta ad oggi. In effetti c'è di che preoccuparsi. Ecco, quello è il livello che vorrei raggiungere (e mai raggiungerò). Se consideriamo che questo grado di gioia l'ho provato anche (non molto tempo fa) durante una performance di teatro off che trattava di un mondo post-apocalittico sommerso dalle acque in cui l'umanità intera aveva perso memoria di oggetti e parole il quadro è completo. Comunque non ci sono gli estremi per ricoverami, servirebbe almeno una perizia di parte (quale?). ora scusate ma vado ad immergermi nella lettura...

domenica 24 giugno 2012

arriva l'estate

Bizzarra domenica nella quale manca la giusta serenità, eppure in questo momento e in questo luogo di preoccupazioni non ne ho. Non di gravi sicuramente. Dormo a lungo evitando la mattinata, sogno di cose e persone a tratti, ed è piacevole, ma quando mi sveglio non sono in asse con me stesso. Comunque vago per la casa, sicuro se non tranquillo, senza sapere i perchè e i percosa. Mi preparo al pomeriggio, dovrò uscire e fotografare, dovrò fare, è necessario, qualcosa di bello. Forse spendere dei quattrini, forse fermarmi su un muretto; ho in mente alcuni luoghi. In un lontano passato c'era una granita al al caffè, che poi è tornata a rendere felice la permanenza in posti bizzarri. Che sia la granita e non le persone?! Non avrò risposte. Allora vado, alla ricerca di un assolato pomeriggio e di una frescura che non c'è più...

domenica 3 giugno 2012

cosa vuol dire avere due giorni di festa...

Ieri sono andato a spasso, a fare foto, brutte foto immagino ma il bisogno di premere il bottoncino dello scatto si era fatto ormai ineludibile. Sono uscito al tramonto per dirigermi verso scenari molesti e, un tempo almeno, degradati ovvero la zona tra la stazione Tiburtina e la fermata Monti Tiburtini e invece cosa ti trovo? Nell'ordine una zona fatta di delicate palazzine immagino anni 50', con cortili interni alberati e volti alla finestra; intorno a me il silenzio e dire che siamo a pochi metri dall'abnorme stazione Tiburtina. Un gigante di acciaio e cemento ancora vuoto, un monumento a quello che si può fare senza il discernimento del perchè. All'ombra di quel colosso anche la piccola folla di zingaracci, extracomunitari e marmaglia di vario tipo sembra intimorita e va a rintanarsi sotto i piloni della sopraelevata. Se un giorno la dovessero realmente rimuovere cosa faranno questi uomini e queste donne, privi del loro riparo? Non li fotografo se non come parte spuria della geometria del cemento. Dopo cammino, un giardino recintato dietro il capolinea degli autobus (l'erba qui è vietata), e finalmente osservo il mega svincolo ormai terminato nel cui cantiere sono passato tante volte in bicicletta anni fa, ora è proprietà degli automobilisti che sfrecciano felici. Sono nel mezzo, da un lato la stazione dall'altro via Tiburtina, uno stradone immenso che ormai i nostri antenati rinnegherebbero. La divisione architettonicamente è netta, chi può o forse resiste e dall'altro chi deve e non può scegliere. Devo però stare attento ai miei pensieri che sorgono spesso senza materia e col solo ausilio dello sguardo. Cammino con le mie macchinine al collo spesso fermandomi a guardare, immagino di essere ridicolo a sufficienza per passare inosservato. Ecco, mentre mi avvio verso il termine del mio girovagare, degli addobbi per una festa di quartiere, un parco con delle famigliole festanti insomma della sana resistenza. La chiesetta locale ha una grossa croce fatta con delle travi di ferro ormai rugginose.
Questa l'ho fatta qualche mese fa in un'altra zona di confine...

mercoledì 30 maggio 2012

delikatessen

Gli spaghetti aglio, olio e peperoncino delicati sono un privilegio del vivere da soli. Il peperoncino viene dalla Cambogia o giù di li... Sensazioni meravigliose al palato...

domenica 27 maggio 2012

Credo sia venuto il momento di parlare della fine del Dr.House. Lo sto seguendo dal 2006, sei anni passati in compagnia di questo serial. Mi piacciono poco le fiction, banali e finte. Ma il Dr.House in barba ai detrattori di ogni sorta no, proseguiva diritto per la sua strada, incredibile e veritiero al tempo stesso. Allora tu aspetti con trepidazione quella sera, nella quale finalmente i commenti sulla serie si confondono con quelli sulla vita e non c'è differenza. Pensi che l'omino con la penna che sta dietro a tutto qualcosa ne sa di quello che accade alle persone. E così è. Ora è il 22 maggio del 2012 e con prontezza e sagacia abbiamo l'ultima puntata, appena trasmessa nel paese dei sogni ciechi. Ma qualcosa si è già incrinato e l'attesa si è trasformata in preoccupazione; non basta la pizza a smorzare l'inquietudine. Così assistiamo impotenti al finale più brutto che si potesse immaginare, in perfetto stile capitalista. Non c'è il nero e nemmeno il bianco ma tutti i colori dell'arcobaleno a sporcare la tela. Forse l'omino ha ceduto, forse non poteva fare altro; l'ultima consolazione. Mi mancherà, come d'altronde mi mancano molti film che continuo a riguardare...

lunedì 21 maggio 2012

amnesia

Sto diventando metereopatico, non riesco più a scindere l'ansia dal maltempo. Una tempo, l'ansia c'è sempre mi segue come un'invisibile compagna, non sapevo da dove venisse. Col passare degli anni ne ho poi seguito il corso fino a scoprirne le terrene origini e ora che forse potrei gestirla e magari anche accettare la scomparsa di una sua piccola parte ecco che lo stomaco si attorciglia in questa luce diffusa ed inutile. Ma non dovrebbe esserci una tiepida brezza a rasserenarmi? No. Vento e gocce e nessuna ombra netta sul selciato.

mercoledì 16 maggio 2012

Iso400 alla fiera dell'agnolotto e me

Ohibò quando meno te lo aspetti capita una bella cosa... bizzarrie della natura...

lunedì 14 maggio 2012

...vivere senza malinconia...

Oggi voglio riuscire a caricare la Mamiya. E' ormai un anno che è ferma nel mobile, avvolta nella sua carta scoppiettina. Ogni tanto la tiro fuori, col proposito appunto di inserire un rullino, la guardo, la sfioro, magari apro il carrello con fare serioso e le istruzioni di fronte a me e poi la richiudo e la ripongo dove era prima. "la prossima volta..." mi dico, anche se una prossima volta è già venuta e se ne è andata come le altre. Prò stasera ce la dovrò fare, sento di poterlo fare! Come leggere il libro sui fantArchitetti russi... o quello sui Pittori Russi... fare le foto in zona Anagnina... vedere la mostra su Mirò... vivere...

lunedì 7 maggio 2012

errate convinzioni e inevitabili certezze

Bevo un caffè amaro tipo fiele e butto uno sguardo fuori, dove appare un cielo grigio. Grigia giornata nei conti e nei contenuti e accanto a me un gatto di plastica morto emette dei suoni da pila scarica o quasi. Sono da sempre convinto che a maggio ci debba essere il sole...

martedì 1 maggio 2012

piove governo ladro

Evviva! Boikott Windows! Arriva l'ultima versione di Ubuntu, il sistema operativo Linux per dementi e siccome appartengo alla categoria vado subito ad aggiornare la mia versione. Tutto sembra filare liscio fino a quando non provo a connettermi wireless e noto con tristezza che non tiene la rete. Mi chiede la password, la inserisco e dopo un minuto si disconnette e la richiede; ripetere all'infinito. Con somma tristezza sposto il tavolo, dove si trovano tutte le periferiche, in un'orribile posizione e attacco un cavo di rete. Torno a respirare ma il problema andrà risolto...da chi lo so io e me la pagherà!
Porko mondaccio infame!

domenica 22 aprile 2012



Bene. Mercoledì sera torno a casa con mal di gola, moccissimo e influenza, avverto i miei soci che il giorno dopo non sarei stato dei loro. Bigio il lavoro anche il venerdì, tanto c'è uno sciopero totale dei mezzi di locomozione pubblici e difficilmente avrei potuto raggiungerli. La sera del medesimo venerdì mi risale un pò di febbriciattola, complice la temperatura che appena cala il sole scende di dieci gradi ma ormai poco importa, via a letto presto e sabato al lavoro. Non riesco ad assentarmi per troppo tempo e anche questo è un problema. La sera mentre sto tornando in metropolitana sento risalire la temperatura, allora dritto a casa senza passare ad una mostra di fotografia che avrei proprio voluto vedere. Sigh!
X-files, cibo raffermo, aspirina C e dopo poco sotto una tonnellata di coperte.

Mi sveglio convinto che sia mezzogiorno e invece...le 9.18...bah
Perdo tempo e gironzolo, esco...no è nuvolo...ma ecco un raggio di sole...allora...no di nuovo nuvole.
Decido allora di spostare la vecchia SIM nel nuovo cellulare che mi è stato regalato dal babbo. Lo faccio. "SIM assente". Porca vacca, la giro, magari avrò sbagliato qualcosa..."SIM assente". Dannazione. La rificco nel vetusto cell...ci penserò domani.

Attacco un bottone ad una vecchia camiciola di classe...forse uno spiraglio di sole...

Colgo l'attimo??

venerdì 20 aprile 2012

colori

Ed eccomi qua, convalescente. Grigio il tempo, grigio il mio umore e grigio il mio fisico dopo una febbriciattola che un tempo non avrei considerato degna di un pensiero.
L'umido e il freddo iniziano a ramificarsi tra muscoli e ossa, risalgono poi fino al cervello e li riposano felici. Loro.
Non volendo però cedere del tutto all'accidia mi son messo a pulire qualcosa. Non certo con metodo, ma randomicamente e sensa senso.
Nell'ordine: una brutta macchia nel cesso A, l'interno del mobile delle spezie, dal quale è uscita fuori una tonnellata di romenta e mille barattoli di roba scadutissima, il sopra del frigo delle birre e il davanti del frigo degli alimenti, lo sportello del microonde.
Una grigia follia alberga in tutto questo.

Il cuore è rosso

Il cielo è blu

La speranza è verde

...il cervello è "materia grigia"...

sabato 7 aprile 2012

il mistero delle stranezze

"In questo pomeriggio di mezza stagione (se ancora esiste) grazie ad una birretta e alle note dei vetusti Tangerine Dream finalmente guadagno un pò di tranquillità.
Oggi non devo nemmeno cheiedermi i motivi di questo latente disagio, li conosco benissimo tutti.
Eppure...
Ci si può commuovere per una vecchia macchina fotografica nel bel mezzo di una folla vociante?
Ma facciamo un passo indietro. Nel pomeriggio mi reco alla Fiera di Roma dove si svolge il Photoshow 2012.
I tecno-gadgets più disparati fanno bella mostra di se nelle vetrine, c'è veramente di tutto, immaginate un qualche oggetto più o meno utile alla fotografia e lì lo avreste trovato.
Signorine semi-svestite fanno bella mostra di se negli stando sbrilluccicanti per farsi fotografare dagli allegri avventori, fanno delle facce sorridenti o ammiccanti e tutti avranno portato a casa una bella foto. C'è un tale che spiega le meraviglie del fotoritocco trasformando una foto smorta in una vivace e brillante, sono basito e mi allontano.
Non sono qui per questo e vago spaesato in questo bailamme di luci colorate.

Guardo le foto esposte e resto affascinato dall'immagine di una città dell'India che ritrae una sopraelevata a livello finestre, tipo quella di Roma, ma molto più allegra e colorata. Resto fermo a scrutare la foto un bel pò...avrei voluto portarla via.
Finalmente arrivo dove volevo, il mercatino dell'usato!
Da un lato non il nuovo ma quasi il futuribile, dall'altro, ugualmente affollato, il passato che ci dimentica.
Si avverte uno stridio tra le due cose ma il rumore della folla lo sovrasta.
Qui..."



Qui mi fermo visto che sono passati alcuni giorni da quel resoconto e la macchinina comprata per pochi euro in un finto mercatino ha dato i suoi frutti. Finalmento possiedo una fotocamera a atelemetro funzionante e si vede!



Ehmmm...forse mi son fatto prendere dall'entusiasmo...



Ma no ecco che ci siamo! E da domani si ricomincia. Certo la Leica che avevo bramato allo stand è un'altra cosa ma un giorno ci arriverò. Nel mentre devo iniziare ad imparare a fotografare con questo nuovo/vecchio marchingegno.
Le cromature, il dolce rumore della molla di caricamento, il rumore quasi assente, un sussurro, dello scatto, il nuovo mirino, non vi immaginate la gioia nel manipolare un tale oggetto.
Ormai tra l'altro ho anche un'età tale da sembrare consono e non alla moda...

Buona Pasqua a tutti!

giovedì 5 aprile 2012

AAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!

http://www.repubblica.it/politica/2012/04/05/news/contenuto_cassaforte_belsito-32791058/?ref=HREA-1

Prima Emilio ora Bossi non ci posso credere!

Stasera birra e pippe a go-go!!!

mercoledì 28 marzo 2012

quando meno te lo aspetti



Ma pensa tu Emilio se ne va.
Quasi quasi non mi viene nemmeno voglia di festeggiare.
Comunque un sigarino e un avanzo di centerba svaporato lo consumo...

Passerotto non andare viaaaa....
tristessa pe ffavore va viaaaa...

lunedì 26 marzo 2012

alla via così



Un' altra giornata se ne va.
Sveglia presto e via di corsa alla laurea di mio fratello Maurizio.
Non ci vediamo spesso ma lo vedo teso ed emozionato, proprio lui il simpatico bamboccio che addentava tutto il cibo che gli capitava a tiro.
Tutto va però secondo i piani e la sua tesi in Filosofia della Scienza o così mi pare di aver capito fa una buona impressione e tutto finisce in gloria, foto, abbracci e spumante.
Ecco, lo spumante alle dieci del mattino è una bella cosa.

Poi via al lavoro in compagnia del Nuraghe sempre intento a fare conti, maledire banche ed enti vari, rifare conti e così all'infinito, però a fine giornata gli scappa un sorriso.
Ogni tanto si distrae anche lui.

Ora sono a casa e credo che mi nutrirò di purè...sò soddisfazioni!

sabato 24 marzo 2012

la sorte non fa sconti


Quando si dice "la fortuna"...o il "colpo d'occhio".
Vago per un mercatino e mi soffermo su una macchinina fotografica che mi pare bellina assai.
Guardo il prezzo, basso. Chiedo di poterla esaminare, funzionante. Mantengo la calma, pago e...

PPEPEEPPEPPEPPEPEEEE TRENINO

SWISSHH SWISHH MOONWALK

IN THE JUNGLE THE QUIET JUNGLE BALLETTO HAPPI HYPPO!

Ho vinto! Una volta almeno ho vinto!

Volevo una macchina fotografica a telemetro e il destino me l'ha porta. Roba da non credersi.

Ecco il modello.

Qui le istruzioni.

Mo mi sturo la 3° birra ascoltando Ennio Morricone...magari più tardi piangerò di felicità...

venerdì 2 marzo 2012

tutto andrà in fumo



Nel mezzo delle uberfollie lavorative a volte si insinua una piccola gioia...

Sigaro peruviano di classe a 1,50€!

E la vita scorre serena almeno per una serata.

martedì 14 febbraio 2012

...guardando Sidney...

Dice Vilém Flusser (1920 - 1991) "Gli attuali rivoluzionari sono gli uni-formatori (fotografi, film maker, creatori di video, programmatori di computer)..."
TA-DAA! lo sapevo, sono un rivoluzionario!
In realtà vorrei essere anche un pò pirata, con la bandana e la sciabola al largo del mar dei Sargassi. Come d'altronde Natalia Aspesi, che lo ha dichiarato su DonnaRepubblica (L.V.R.) di un paio di settimane fa.
Ma senza mai dimenticare le buone maniere, come diceva il buon vecchio Julio http://www.youtube.com/watch?v=GBRbF54FU1I

Ah! La classe non è acqua!

sabato 4 febbraio 2012

Arriva la fin del mondo!

Perso nella tormenta di neve. I miei soci paraculi, incartati nelle delizie della burocrazia mi chiedono di recarmi per qualche giorno in quel di Frascati, per presenziare nel nostro negozio ivi sito.
Questa procedura prevede un trenino da Roma Termini la mattina e il corrispettivo per tornare la sera...ma ahimè il 2012 ci mette lo zampino.
Le prove per la fine del mondo iniziano con gelo e neve e soppressione di ogni tipo di convoglio,treno, torpedone o carretto per la capitale.
Che poi a me sta capitale manco mi garba più tanto, però dovrei tornarci.
Dunque dopo tre ore di sosta al gelo telefono al mio non-più-socio che mi si carica sulla sua immarcescibile SEAT Marbella e incurante di tutto si appone al volante e ci dirigiamo verso la sua magione dove sarò ospite per la nottata.
Al nostro risveglio pur essendo circondati da metri di neve manca l'acqua.
La Marbella comunque si mette in moto senza fiatare anche se coperta completamente dal manto nevoso. Un pò di sale è stato sparso, un pò no ma tanto le catene da queste parti non le mette quasi nessuno. Si arriva in piazza, si parcheggia ed eccoci al lavoro...riuscirò a tornare oggi...?

martedì 31 gennaio 2012

brevemente

Beh, ieri ho passato una giornata con l'amministratore della mia società nel negozio dove andrò a breve.
Devo dire che c'è chi se la passa peggio di me.

domenica 22 gennaio 2012

un pezzo alla volta



La casa è un delirio. Sul pavimento vagano bioccoli informi di polvere, la cucina è un lago di monnezza che nemmeno le formiche ci si avventurano, il microonde ronza garrulo e inconsapevole riscaldando la sbobba di ieri sera e tra breve mi accascierò sul divano con birra e pipa.
Come mai? Cosa sarà mai successo?
Beh un pò depresso oggi lo sono.
Perchè è iniziato il conto alla rovescia e siamo a -7...o -6 non sono bravo in queste cose. meno sei (diciamo) giorni all'abbandono del mio lavoro e del mio negozio, che poi non era mica tutto mio.
Non è che vado per stracci, semplicemente mi DEVO spostare in un altro negozio della mia società (dei magnaccioni) della quale detengo un pacchetto di quote che oramai valgono tanto quanto la carta igienica che avete usato stamane. Ma tant'è!
Il tutto avviene per cause e colpe ben precise. Non pensiate che le situazioni che la vita ci propone siano liquide e incmprensibili; nomi, cognomi e indirizzi sono li sempre a disposizione.
Persone, rapporti ed emozioni che se ne vanno a ramengo senza poter farci nulla, non è una bella cosa.
Perchè alla fine il fumettaro è come un barman dei sobborghi di New Orleans; se ne sta li ad ascoltare le confidenze di tutti poi ti da un bell'albo nuovo (al posto di un whiskey), una pacca sulle spalle e ti manda a casa.
Un negozio di fumetti è fatto di persone, non di clienti.
Qualcuno la pensa diversamente e questa è la condanna dei nostri tempi.

Comunque tranquilli, tra breve avrò delle vere mezze giornate libere che dedicherò alle lordure della maison e vedrete che tornerà a splendere come il culetto di un neonato!

Promesso...

venerdì 6 gennaio 2012

appunto



Molto spesso non sopporto questa città...

lunedì 2 gennaio 2012

definitivamente



Buon anno tutti.
Apriamo quest'annata con la frase definitiva per definire l'universo maschile.
L'ha detta un mio socio in affari, prezioso conoscitore delle cose umani.

"...la testa serve solo a ffà da contrappeso ar cazzo..."