domenica 27 novembre 2011

una domenica



23/11/2011
Sono ancora a "orribile e fastidioso" con solo un grado di fastidio in meno. Così inizia là mattinata e proseguirà chissà come ma almeno non piove e potrò usare la bicicletta.
Ho fatto tutto quello che dovevo? Ho preparato tutto quello che mi devo portare dietro? Mah, ora ho il cervello un poco fermo e spero di si, scoprirò in corsa cosa mi sono dimenticato.

24/11/2011
Forse ce la faccio a passare la giornata.
La gente si ferma e nessuno compra più nulla nel momento peggiore per la rid(icola)ente attività di cui faccio parte.

27/11/2011
La mattina presto in sala un raggio di sole illumina di taglio il tavolo ingombro di molte cose. Ho provato a fotografarlo anche se credo che non ne verrà fuori un granchè.
Ho dormito molto stanotte e molto sognato, ingarbugliando la dentro al cervello realtà e fantasia ma è stato quantomeno divertente, gli ultimi scampoli di ricordi stanno or ora svanendo per lasciare spazio alla realtà.
Devo uscire, voglio uscire. Foto, luoghi, cibo; in quale ordine non so ma l'essenziale è "la calma", la lentezza.

lunedì 21 novembre 2011

shopping?!




Manca poco alla mia fuoriuscita da casa per fare delle cose che vanno da "orribile e fastidioso" a "bello ma dispendioso" ed è inutile ribadire che non vorrei fare un bel niente di tutto ciò.
Quantomeno ho dormito bene ed ho una qualche energia per portare a termine il tutto.

Il cervello stimola il corpo ma non nel modo che vorrei.

Cosa accadrà questa settimana? Non ne posso più dei colpi di scena, mi stressano e si prolungano fino a diventare norma.

Vado...

mercoledì 16 novembre 2011

supposte




...sono tornato a casa, alla televisone c'è della gente che discute "tecnicamente" del governo ma non mi interessa; cerco la tranquillità in mozzarella e sigari e la pasta con i broccoli che sto preparando sicuramente mi porterà conforto.
Guardo le foto che vorrei caricare in rete e forse vedo qualcosa di bello.
Al lavoro un'allegra giornta di tensione assurda, sguardi obliqui e frasi di circostanza, non capisco se dettate dall'incoscienza o dall'ignoranza. Il mondo continuerà a girare e devo rimanere calmo. Negli anni ho fatto progressi ma ancora il fisico si adegua felicemente allo stress. Producendone in quantità.
Magari sarò sbagliato o forse migliaia di anni di selezione naturale sono giusti e devo sentirmi così.
Domani sarà peggio e nemmeno pioverà.
Voglio un volto o almeno una voce...ora userò il telefono e si vedrà...

mercoledì 9 novembre 2011

...tristessa per favore vai viaaaa...

Se ne va. Via la corte dei miracoli, via nani e ballerine, addio per sempre addio.
Un modo di pensare, di mostrarsi, di parlare, di vivere squallido e piccolo scomparirà.

Sdoganiamo finalmente la gentilezza, l'onestà, la cortesia.
Torniamo padroni del nostro corpo e del nostro pensiero.

Oggi saluteremo con garbo i nostri vicini.

Berlusconi.

Addio.

domenica 6 novembre 2011

...dalla sardegna con furore...

Cacchio.
I soci mi stressano e la mia (non più) ridente attività sembra andare a rotoli.
Così non mi addormento e vago per casa irrequieto.
La soluzione, per ora, è un consumo smodato e irrazionale di superalcolici, sigari e cibi a base di glutammato.
Niente di sano e nulla di sensato.
Che palle!

martedì 1 novembre 2011

Per quanto ancora?

E' martedì primo novembre ed è festa, anche se io sono intimamente convinto che sia domenica dato che di martedì non si festeggia ma si lavora. Due giorni fa, di domenica appunto, ero a Lucca alla fiera del fumetto dove mi ero recato come ogni anno in pellegrinaggio.
Una bella giornata di sole e una fiera ricolma di giovani e meno giovani vestiti come personaggi di cartoni e fumetti, ma di loro poco mi importa; inutile massa di cervelli sbrindellati dall'eccessivo consumo di immagini in movimento.
Eppure nel mio stanco girovagare mi sono imbattuto, quasi per sbaglio, in emozioni ancora una volta forti anche se troppo frettolose...
Vedo un signore col capello bianco e l'aria compassata che fa disegni sulla seconda di copertina del libro a lui dedicato: è Vittorio Giardino, uno dei più grandi disegnatori italiani di sempre. Lo guardo per un pò muoversi sul foglio bianco, vedo apparire i contorni del volto del suo personaggio più famoso, poi mi allontano felice: nel mondo ci sono ancora delle persone da ammirare.
Riesco a dispetto di tutto a vedere le mostre, una delle quali è dedicata agli illustratori dei romanzi di Salgari, di cui ricorre il centenario della morte. Pirati! E corsari e navi e combattimenti all'arma bianca, principesse e tesori nascosti! Ah! Quelli si che erano tempi avventurosi e splendidi, soli in mezzo al mare o persi nella giungla di misteriose isolette, eroici e solitari con davanti solo l'orizzonte sterminato delle onde.
Per ultima la mostra dedicata a David Lloyd il disegnatore di V for Vendetta; un tipo diverso di emozione, più intima, che mi ha riportato indietro nel tempo ad una realtà più vera, quella della mia crescita, ignara colpevolmente di un futuro già delineato nelle pagine che avevo in mano a quel tempo.
Tempus fugit. Si fa tardi e rientriamo all'ovile, ognuno col suo carico di carta, per me due soli albi quest'anno.
Il solito ristorante di classe, primo di mare con un sughetto abbondante e delizioso e secondo di carne e patate al forno. Dolce, preparato lì per lì e grappino finale.
Ma ancora una sorpresa mi attendeva prima del rientro tra le mura domestiche; il negozio finto-bulgaro, non saprei descriverlo altrimenti, molto di classe ma con gli scaffali vuoti...una triste metafora dell'europa che sta arrivando...