venerdì 22 marzo 2013

Il Volga

Qualche giorno fa, era un lunedì mattina, me ne stavo a bighellonare in giro. Mentre andavo a zonzo con aria svagata mi sono ritrovato, quasi senza volerlo, a piazza della Repubblica e ho iniziato sbadatamente guardare i libri delle bancarelle che si trovano davanti all'ingresso della metropolitana. Lo sguardo viene catturato da una copertina scritta in cirillico sulla quale è stampata una fotografia in bianco e nero di un fiume. Cirillico?? Sarà un cimelio russo? Lo spero e presolo in mano inizio a sfogliarlo con attenzione. E' indubbiamente un libro di fotografie, dunque lo voglio e immantinente per la modica cifra di cinque euro diviene in mio possesso. Un piccolo libricino allegato è in lingua inglese e traduce le didascalie di tutte foto, inoltre spiega che il tema del libro è il percorso del Volga; le fotografie sono state scattate nelle località, famose e meno famose, che ne costeggiano il fluire. Sono scatti semplici e la qualità è molto bassa, inoltre i soggetti sono spesso ripetuti: una donna, un bambino, edifici storici e case popolari, statue di Lenin e di patrioti della rivoluzione. Fotografie sgranate, elementari, evidentemente prese con intenti di propaganda; eppure per me, che vorrei tremendamente visitare quei luoghi, cariche di un fascino irresistibile. Vedo la foto di un bambino, il libro è del 1972, dunque ora avrà la mia età e scioccamente mi commuovo pensando che è un mio coetaneo ed è vissuto proprio lì. Cosa starà facendo adesso, quale lavoro, sarà felice o triste dopo aver visto implodere la sua patria? Sarà una persona buona o un pericoloso criminale? La memoria, anche quella di posti lontani per me è significativa, e ovviamente più passano gli anni e maggiore è il suo peso per me. No. Non "peso": il ricordo non dovrebbe mai essere un peso ma piuttosto un aiuto e un insegnamento; ma sto divagando. Un evento imprevisto, un acquisto inatteso, ecco cosa mi basta per cambiare d'animo e guardare più serenamente al futuro...

7 commenti:

Ghibanizza ha detto...

Sono felice per te. Sì, FELICE, perché controvoglia come sempre, sono andata a trovare i miei e mia madre, senza volerlo, su una bancarella è stata capace di trovare (due euro) un'edizione introvabile e datata di un libro francese che cerco dai tempi del liceo.

NonnoRibelle ha detto...

@Shar: Bene! Ma che libro è? Scrivici un post, sarebbe bello...

Ghibanizza ha detto...

È già in bozza :)

Anonimo ha detto...

i libri e la memoria e il bighellonare, risorse imprescindibili per l'animo...

Anonimo ha detto...

Il libro è BELLISSIMO, visto iersera.

pipaman

Silvia Pareschi ha detto...

Bene, adesso bisogna organizzare un viaggio sulle orme del libro ;-)

NonnoRibelle ha detto...

@Silvia: Si. Ma prima devo organizzare un pezo di vita...