sabato 31 agosto 2013

...postmodernismo e sangria...

Giorno2: Il MACBA è pur sempre una rivelazione. L'arte del secolo scorso, con le sue avanguardie e tutte le sue baggianate non finirà mai di stupirmi. Se poi a contenerle è un edificio di Richard Meier, qello dell'Ara Pacis a Roma, l'entusiasmo è assicurato.
Entri e ti fai una foto, poi guardi l'"arte" e quando esci te ne fai un'altra, così tanto per vedere se sei cambiato almeno un pò.
Noi ci siamo scambiato borsa e occhiali. Sarà stato sufficiente?

Il pomeriggio invece è avvolto in una nuvola di fumo, forse a causa del litro e mezzo di sangria che ho ingurgitatato ma che non ci ha impedito di fare acquisti e di vagare felici.

Alla fine, stanchi ma soddisfatti ci ritroviamo in mezzo ad una folla festante e presa dai giochi d'acqua di un enorme fontanone.
Di lato, muta e silenziosa nella sua bellezza, questa costruzione...

Tutto è iniziato da lì, si può ben dire, e forse tutto lì è finito come sembrano dimostrare alcune delle foto che ho (intra)visto al MACBA.

1 commento:

Ghibanizza ha detto...
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