giovedì 16 luglio 2015

e ancora non capisco



Non so quando ho iniziato ad interessarmi all'opera di Francesca Woodman; da appassionato di fotografia vedevo spesso libri con antologie di sue foto, o saggi critici su di lei, eppure non riuscivo ad immaginare un'idea della fotografia più distante dalla mia.
Il come invece lo so, perché un giorno scoprii che si era suicidata giovanissima e ne fui turbato. Così come solitamente mi turbano le immagini di nudo, che nella mia mente semplice evocano innegabilmente il desiderio, che lei invece trattava con intenti evidentemente differenti.
Ma non nudi, più che altro un corpo nudo, il suo, costantemente esposto per mostrare o dimostrare qualcosa. Mi attraevano le atmosfere sciatte e decadenti che usava per le sue 'mises en scène', per giunta in interni italiani. 
Come potevo essere attratto da un corpus fotografico chiaramente a me alieno?
allora credo che si tratti dei richiamo all'arte classica
No, questa tesi non mi convince, non del tutto nè il fascino surrealista di alcuni suoi scatti. Men che meno le interpretazioni femministe. Ecco appunto, sono tutte frasi che ho letto, ma che pure avendo il crisma dell'autorevolezza restano per me, per la mia intimità, sospese senza un reale significato. 
Certamente se volessi essere tecnico e presente a me stesso potrei dire, con certezza, che il bianco e nero, la composizione e la presenza dello spazio per definire la forma sono da sempre un'attrattiva potente. Le sue fotografie hanno un che di architettonico, di monumentale che me le fa apprezzare. 
Forse è l'interrogativo inesauribile sulla sua vita, quello stesso che non potrò mai risolvere, a stimolare una ricerca infinita di significato. 
Così continuo ad osservare, rapito, quelle fotografie per me afone e affascinati.

2 commenti:

Silvia Pareschi ha detto...

Secondo me la bellezza delle foto di Woodman sta proprio nel fatto che sono sfuggenti e ineffabili, che ci affascinano senza che riusciamo bene a spiegare perché.

NonnoRibelle ha detto...

@Silvia: immagino di si e non mi darò mai pace!