Mentre nell'aria si librano le note del 2°movimento della 7° sinfonia di Ludovico Van nell'acquaio della cucina vanno ad accumularsi piatti e posate sporchi. Ambedue gli eventi hanno un che di malinconico e si sposano bene al grigiume di questa domenica che un tempo fu ricca di progetti. Curiosando tra i commenti mi scopro ignorante e provo forse un senso di colpa. Colpa per che cosa? Vivo in un paese che ha fatto dell'ignoranza uno "status" preciso e definito, con le sue regole e i suoi precetti. "Impara l'arte e mettila da parte" si diceva un tempo ai figlioli svogliati, sottolineando che il sapere è utile in sè. "Otium". Una virtù un tempo. Invece questa mattina (invero a breve) mi aspetta la sistemazione dei mille e mille fogli, bollette, comunicazioni della banca, verbali di assemblee condominiali che ormai da mesi si accatastatano sulla scrivania. Un "negotium" noiosissimo ma imprescindibile oramai. Confido nel pomeriggio di riuscire a vedere la mostra di
Anders petersen, anche se pure lui quanto ad allegria è un poco scarso.
1 commento:
aspettiamo la recensione di Petersen (che tanto prr cambiare non conosco)!
Intanto, questo è il tipo di cui ti avevo parlato:
http://www.flickr.com/photos/arnade/
p.s. i nonni sono sempre e comunque saggi.
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