giovedì 18 giugno 2015

...il miraggio...

Questo è il mio orizzonte. Ma come è possibile? Si vedono solo dei palazzi sullo sfondo di un prato incolto. Ma è lì che si incrociano le possibilità di molti, forse le mie ma sicuramente quelle di una moltitudine di esseri umani, ed è lì che vorrei andare. Per vedere o guardare, per provare a dare un senso a quello che si fa. In effetti avrei avrei dovuto iniziare dal viaggio ma non ho, per ora, delle fotografie di quella splendida architettura anarchica che popola l'asfalto percorso dall'autobus n°542. Allora invece di raccontare le emozioni comincio con i desideri. 

Palazzine alte e ricche di cemento che immagino costruite abusivamente venti o trent'anni fa. Balconi che sporgono come cassetti, i segni del tempo sulla facciata e la scelta obbligata di vivere in costante emergenza. La flautulenta capitale inizia a riscaldarsi in questo periodo e bisogna gioirne, più caldo, più turisti e forse meno abitanti. Tutti alla ricerca di piaceri perduti. Si potrà sostituirli con con un surrogato o con un analgesico a scelta, l'importante è che la chimica evanescente del ricordo faccia il suo corso per almeno ventiquattro ore. Immagino di avere del tempo, tralasciamo le ideologie e le loro conseguenze, l'unica risorsa che viene a mancare per aggirarmi tra i pilastri di "béton brut" lasciandoci scivolare la mano sopra. Un miraggio, così potrei apparire.
O forse così vorrei apparire? Un pensiero inquietante...

Link utili: http://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=3460   a chi?!

1 commento:

Anonimo ha detto...

E così oggi recupero un sacco di post! Dopo che temevo tu avessi abbandonato il blog e poi dopo troppi impegni e un po' di viaggi (sono stata anche in russia e ti ho pensato un sacco!). sto dimenticando Roma: dalle foto non capisco dove sei... sembra un fantastico non luogo, ovunque e da nessuna parte.