giovedì 25 giugno 2015

...la "reunion"...

Cosa è più difficoltoso fare in una riunione condominiale?
...in ordine crescente di complicazione

 - parlare. Le riunioni condominiali sono come un talk show ma senza nessuno che abbassa l'audio dei microfoni, quindi la strategia di urlare funziona e bene. Se pensaste di poter esprimere un pensiero ragionevole ed in virtù della sua razionalità di ottenere la meritata attenzione, sappiate che vi dovrete confrontare con decibel impazziti di qualche folle privo di neurotrasmettitori.
[Nota: se vengono a mancare i neurotrasmettitori le sinapsi non fanno più contatto e il cervello diviene inutile]

 - ragionare. Non contano la scienza, la ragione e baggianate del genere; il secolo dei lumi è lontano. Siamo in piena epoca revisionista e creazionista! 
"...muriamo l'appartamento del portiere e dimentichiamocene..."
"ma perchè? non mi sembra una buona idea."
"AAAAAAH! Non nasconderti dietro un dito lo vuoi affitareee! MAI!"
"Doh?!"

 - ascoltare. L'esercizio supremo però, quello che necessita delle caratteristiche di un monaco zen super sayan di 4° livello, è di riuscire a capire se nelle urla del condominio più riottoso ed imbecille, quello a cui vorresti dare contro a prescindere, c'è del vero. Perchè sarebbe veramente una disfatta dover poi ammettere che anche lui, per una volta e probabilmente a caso, ha detto il vero.

In compenso però c'è del bello nell'esercizio di manipolare le menti...


2 commenti:

Silvia Pareschi ha detto...

Cavolo, io non sono mai stata a una riunione condominiale, ma è una cosa talmente mitica che quasi quasi mi intrufolo in una per spiare com'è.

NonnoRibelle ha detto...

@Silvia: Un meraviglioso concentrato di tutte le meschinità possibili! Per carità non farlo mai!