martedì 30 giugno 2015

...sfuocati...


La ragazza biondina, carina ma non troppo, se ne sta appoggiata sul lato della porta, si sposta solo quando l'autobus si ferma e nemmeno troppo convintamente; più che altro è la porta che svivolando sui cardini sposta lei. Il movimento deve essere ridotto al minimo, bisogna conservare le forze anche se non se ne sa il perchè. Comunque un sentimento di trepida attesa ci accomuna tutti ne sono sicuro. 
Il tipo seduto dietro di lei dorme a bocca aperta con in mano un tablet. Lo avrei capito di più se avesse avuto un orsetto di peluches ma evidentemente ha proprio bisogno di rimanere connesso. La rete è tutto e noi siamo sempre in contatto, una perversa realizzazione dei desideri hippies degli anni 70'. Senza nemmeno bisogno di farmaci.
L'altro uomo occupa beatamente il centro del bus, il suo universo ora, poichè immagino non sia capace di concentrarsi su null'altro che non sia il "qui e adesso". Vomita parole senza senso dentro lo smartphone, qualcuno gli deve dei soldi.
Allora non resisto e scatto e la fotografia che viene così come è la scena a cui sto assistendo: sfuocata. I meravigliosi trasporti urbani della sfuggente capitale dovrebbero essere il vero motore del turismo...

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