martedì 23 giugno 2015

...l'intorno...

Il raggio della nostra vita, quella circonferenza che si estende intorno al nostro centro di gravità. Uno spostamento del capo per cogliere le (in)finite possibilità che ci vengono continuamente sottratte, ridate, negate, proposte nel clima afoso e tropicale di una città in perenne disfacimento.
Allora continui a girarti per misurare lo spazio, per decifrare i segnali e da ultimo per aggrapparti alle sporgenze rarefatte che ti sembra di intravedere. Il caldo, o il freddo poiché le differenze sono solo una visione, fa apparire miraggi di benessere.
Un cibo migliore, ma è già scattato il cronometro. Il ticchettio incessante per rammentarti che non è per tutti, non è per molti e fra breve non sarà più nemmeno per te.
Un cibo gustoso, come dovrebbe essere. Ma cosa dovrebbe essere? Comunque non c'è più nulla fuori le mura, una "città sostituita" che vive di immagini di repertorio.
E la meravigliosa commistione di tutti con tutti ma sempre per linee rette.

Sogno un'autosufficienza al 100° piano...

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